2) Il livello uno (Fisico) |
In questo capitolo verranno illustrati gli aspetti principali del livello fisico, che riguardano:
2.1) Basi teoriche della trasmissione dati |
L'informazione può essere trasmessa
a distanza variando opportunamente una qualche caratteristica
fisica del mezzo scelto per la trasmissione. Tale variazione
si propaga, con una certa velocità, lungo il mezzo di trasmissione
e dopo un certo tempo arriva all'altra estremità del mezzo,
dove può venir rilevata. Ad esempio, se il mezzo è
un cavo metallico, si può variare la tensione applicata
ad un'estremità. Tale variazione di tensione verrà
successivamente rilevata all'altra estremità.
I mezzi trasmissivi sono sostanzialmente di tre tipi:
Rappresentando il valore nel tempo del fenomeno fisico utilizzato
come una funzione f(t),
si può studiare matematicamente il segnale risultante.
In linea di principio, la trasmissione può avvenire con
due modalità differenti: trasmissione di segnale
analogico e trasmissione di segnale
digitale.
La differenza fondamentale fra un segnale analogico e uno digitale è che:
Si tenga presente però che il fenomeno fisico utilizzato
non è digitale ma analogico. Un segnale quindi non può
passare istantaneamente da un valore ad un altro, ma impiegherà
un certo tempo per effettuare la transizione. La conseguenza è
che un mezzo fisico farà del suo meglio per trasportare
un segnale digitale, ma non riuscirà a farlo arrivare esattamente
com'è partito.
Come vedremo in seguito, in certi casi (e con certe tecniche)
è utile trasformare un segnale analogico in uno digitale
e viceversa.
2.1.1) Analisi di Fourier (analisi armonica) |
Premessa: una funzione sinusoidale , quale il seno o il coseno, è caratterizzata da alcuni parametri :
Fourier (matematico francese dell'800) dimostrò che una
funzione g(t), definita in un intervallo T, può essere
espressa come una somma di un numero infinito di funzioni sinusoidali:
dove f = 1/T è la frequenza fondamentale
ed an e bn sono le ampiezze dell'ennesima
armonica (o termine), che ha una frequenza n volte più
grande della frequenza fondamentale. I valori di c, an
e bn sono tutti calcolabili come opportuni integrali
di g(t) in t.
Dunque, un segnale variabile nel tempo è di fatto equivalente
ad una somma di funzioni sinusoidali aventi ciascuna
una propria ampiezza e frequenza. Si può quindi rappresentare
un segnale g(t) di durata T in un modo diverso, e cioè
attraverso il suo spettro di frequenze,
ossia attraverso la sua scomposizione in sinusoidi.
Qualunque segnale è dunque caratterizzato da un intervallo
di frequenze nel quale sono comprese le frequenze
delle sinusoidi che lo descrivono. Esso va sotto il nome di banda
di frequenza (frequency
band) del segnale.
Diversi fattori influenzano le caratteristiche della banda:
Anche i mezzi fisici sono caratterizzati da una banda di frequenze,
detta banda passante.
Essa rappresenta l'intervallo di frequenze che il mezzo fisico
è in grado di trasmettere senza alterarle oltre certi limiti.
Le alterazioni principali sono la attenuazione
e l'introduzione di ritardo,
che di norma variano al variare delle frequenze trasmesse.
A volte la dimensione della banda passante dipende dalle caratteristiche
fisiche del mezzo trasmissivo, a volte deriva dalla presenza di
opportuni filtri che
tagliano le frequenze oltre una certa soglia (detta frequenza
di taglio, fc). Ad esempio, nelle linee
telefoniche la banda passante è 3 kHz (da 0 Hz a 3.000
Hz), ottenuta con filtri passa-basso.
In generale, i mezzi trasmissivi :
Una conseguenza è che, per qualunque mezzo trasmissivo,
la banda passante si riduce all'aumentare della lunghezza del
mezzo stesso.
Perché un segnale sia ricevuto come è stato trasmesso,
è necessario che la banda passante sia uguale o più
ampia della banda di frequenza del segnale stesso. Altrimenti,
il segnale viene privato di alcune delle sue armoniche (tipicamente
quelle di frequenza più elevata) e viene quindi distorto,
cioè alterato. Se un numero sufficiente di armoniche arriva
a destinazione, il segnale è comunque utilizzabile.
Ci sono due teoremi fondamentali che caratterizzano i limiti per
la trasmissione delle informazioni.
2.1.2) Teorema di Nyquist |
Nyquist (1924) ha dimostrato che un segnale
analogico di banda h (da 0 ad h Hz) può essere completamente
ricostruito mediante una campionatura effettuata 2h volte al secondo.
Dunque esso "convoglia" una quantità di informazione
rappresentabile con un numero di bit pari a
per ogni secondo.
Una conseguenza di tale teorema è che il massimo data
rate (detto anche, con un termine non del tutto
appropriato, velocità di trasmissione)
di un canale di comunicazione dotato di una banda passante da
0 Hz ad h Hz (passa-basso di banda h) che trasporta un segnale
consistente di V livelli discreti è:
Questo risultato implica che un segnale binario non va oltre i
6 kpbs su una linea di banda passante pari a 3 kHz. Come vedremo,
i modem veloci sfruttano un segnale con un numero V di livelli
piuttosto elevato per riuscire a trasmettere, su una linea funzionante
ad x baud, più
di x bit/sec. (il termine baud indica la velocità di segnalazione
di una linea, ossia quante volte al secondo essa è in grado
di cambiare valore).
2.1.3) Teorema di Shannon |
Il teorema di Nyquist è valido per
canali totalmente privi di disturbi (il che purtroppo non è
realistico). Per gli altri casi vale il teorema di Shannon (1948),
che considera le caratteristiche di un canale rumoroso.
Prima di esporre il teorema è necessario chiarire il concetto
di rapporto segnale/rumore
(signal to noise ratio,
S/N): esso è il
rapporto fra la potenza del segnale e quella del rumore. Si misura
in decibel (dB),
che crescono come 10log10 (S/N). La tabella seguente
riporta alcuni valori esemplificativi.
Il teorema di Shannon afferma che il massimo data rate di un canale
rumoroso, con banda passante di h Hz e rapporto segnale/rumore
pari a S/N, è data da:
Si noti che in questo caso non conta più il numero
V di livelli del segnale. Ciò perché, a causa del
rumore, aumentarne il numero può renderli indistinguibili.
Ad esempio, su un canale con banda 3kHz e S/N = 30dB (tipici di
una normale linea telefonica) si può arrivare al massimo
a 30.000 bps.
In generale:
2.2) Mezzi trasmissivi |
2.2.1) Doppino intrecciato |
E' il più anziano e diffuso. Consiste
di una coppia di conduttori in rame intrecciati l'uno coll'altro
in forma elicoidale. Ciò fa si che si minimizzino le interferenze
fra coppie adiacenti (due fili paralleli costituiscono un'antenna;
se sono intrecciati no). E' usato, in particolare, per le connessioni
terminali del sistema telefonico (da casa alla centrale più
vicina).
La larghezza di banda dipende dalla lunghezza, ma comunque si
può trasmettere a diversi Mbps su distanze fino a qualche
km.
Due tipi di doppino sono importanti nella trasmissione dati:
Entrambi i tipi sono spesso chiamati UTP
(Unshielded Twisted Pair),
per distinguerli da un altro tipo, detto STP
(Shielded Twisted Pair)
che è schermato e quindi offre migliori prestazioni, ma
è molto più ingombrante e, di fatto, non viene usato
quasi più.
2.2.2) Cavo coassiale |
E' un altro comune mezzo di trasmissione;
offre un miglior isolamento rispetto al doppino e quindi consente
velocità di trasmissione maggiori su distanze superiori.
E costituito da un conduttore centrale in rame circondato da uno
strato isolante all'esterno del quale vi è una calza metallica.
Era molto usato nel sistema telefonico per le tratte a lunga distanza,
ma in tale ambito è ormai sostituito quasi ovunque dalla
fibra ottica. Rimane in uso per la TV via cavo e in molte LAN.
Ci sono due tipi di cavo coassiale, per ragioni storiche più
che tecniche.
Premessa: il termine baseband (banda
base) significa che l'intera banda passante è
usata per una singola trasmissione, di tipo digitale. Il termine
broadband, invece, nella
telefonia indica qualunque trasmissione più ampia di 4
kHz, mentre nella trasmissione dati si riferisce a un cavo su
cui viaggia un segnale analogico che, con opportune tecniche di
multiplazione, viene
usato per effettuare contemporaneamente più trasmissioni
distinte, separate in differenti bande di frequenza.
Tecnicamente, il cavo broadband è inferiore a baseband
per la trasmissione digitale, ma ha il vantaggio di essere già
in opera in grandi quantità (TV via cavo). Dunque, attraverso
essa, le compagnie pay-TV prevedibilmente entreranno in competizione
con quelle telefoniche per l'offerta di servizi trasmissione dati.
2.2.3) Fibre ottiche |
Sono uno dei mezzi più recenti, e stanno
rivoluzionando il mondo delle telecomunicazioni. Sono fatte di
un sottilissimo cilindro centrale in vetro, (core)
circondato da uno strato esterno (cladding)
di vetro avente un diverso indice di rifrazione e da una guaina
protettiva. Sono quindi raggruppate insieme in una guaina contenitrice
esterna.
Le fibre ottiche sfruttano il principio della deviazione che un
raggio di luce subisce quando attraversa il confine fra due materiali
diversi (core e cladding nel caso delle fibre). La deviazione
dipende dagli indici di rifrazione dei due materiali. Oltre un
certo angolo, il raggio rimane intrappolato all'interno del materiale.
Le fibre ottiche sono di due tipi :
Le fibre ottiche hanno prestazioni strepitose: con le correnti
tecnologie è raggiungibile una velocità di trasmissione
di 50.000 Gbps (50 Tbps) con un bassissimo tasso d'errore. La
pratica attuale di usare velocità dell'ordine dei Gbps
dipende dall'incapacità di convertire più velocemente
segnali elettrici in luminosi. Infatti, nelle fibre ottiche, il
mezzo fisico utilizzato è ovviamente la luce, e un impulso
luminoso rappresenta un 1 mentre la sua assenza uno zero.
Le fibre ottiche sono fatte di un vetro speciale, molto trasparente
(si vedrebbe il fondo del mare, se esso fosse di questo vetro),
per cui offrono una bassissima attenuazione del segnale luminoso.
L'attenuazione dipende anche dalla lunghezza d'onda della luce,
per cui si usano comunemente tre particolari bande per la trasmissione
(tutte nell'infrarosso vicino), larghe da 25.000 GHz a 30.000
Ghz ciascuna (un'enormità).
Un sistema di trasmissione ottica ha tre componenti :
Ci sono due topologie comuni per le reti basate su fibre ottiche:
Vantaggi delle fibre ottiche rispetto al rame:
Svantaggi delle fibre ottiche rispetto al rame:
2.2.4) Trasmissione senza fili |
Le onde elettromagnetiche, create dal movimento
degli elettroni, viaggiano nello spazio (anche vuoto) alla velocità
della luce e possono indurre una corrente in un dispositivo ricevente
(antenna) anche molto distante.
Le porzioni dello spettro elettromagnetico utilizzabili per la trasmissione dati includono:
In generale, almeno per le onde radio, l'allocazione delle frequenze
dipende da un'autorità statale.
Man mano che si sale di frequenza si hanno comportamenti diversi :
Anche in questo ambito la velocità di trasmissione è
funzione dell'ampiezza della banda utilizzata. Si trasmettono
informazioni modulando l'ampiezza, la frequenza e/o la fase dell'onda.