12.1. Quale PC e quale hardware aggiuntivo
servono per usare Internet?
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Qualsiasi PC può essere usato per accedere a Internet; tuttavia è necessario possedere un certo numero di parti hardware e di programmi software.
Per quanto riguarda l'hardware, anche un PC con processore 8088 è sufficiente; tuttavia, tutti i computer sui quali non è disponibile un ambiente grafico (tipo Windows o OS/2) potranno accedere alla rete soltanto in modalità testuale, mediante appositi programmi da DOS. Poichè tuttavia al giorno d'oggi quasi la totalità dei PC esistenti è sufficientemente avanzata da poter usufruire di Windows o OS/2, ci occuperemo esclusivamente dell'hardware e del software necessario per l'uso di Internet con tali sistemi operativi.
Per quanto riguarda l'hardware, le necessità sono:
Non è necessario niente altro. Tuttavia, le prestazioni globali del vostro computer (tipo e velocità del microprocessore, scheda video, scheda audio...) influenzeranno pesantemente la qualità del vostro accesso alla rete. Se disponete ad esempio di 4 MB o meno di memoria, preparatevi a qualche attesa: difatti Netscape - il più diffuso browser esistente - è un programma molto "ingordo" di memoria, per cui il vostro sistema subirà rallentamenti quando si dovrà utilizzare l'hard disk (usato come memoria virtuale) per fornirgliela. Se non disponete di una scheda audio, non potrete ascoltare nessun tipo di suono prelevato dalla rete, e così via. Attalmente, la minima configurazione necessaria per sfruttare al meglio Internet è un computer con processore 486DX a 33 MHz e con 8 MB di RAM, scheda video almeno Super-VGA (se non sapete di cosa si sta parlando, leggete il paragrafo seguente). Intendiamoci: si vive benissimo anche con meno, e non è certo il caso di cambiare computer solo per velocizzare l'accesso a Internet. Però...
12.2. Quali parametri posso usare
per valutare le prestazioni di un PC?
P N - -
Avvertendo che questo paragrafo risulterà particolarmente elementare per molti dei lettori di questa guida, vale la pena di risolvere alcuni dubbi che spesso si hanno quando si tratta di scegliere o di valutare un computer. Cosa vuol dire che vi hanno venduto un "486DX2-66 con 8 MB di RAM e 520 MB di hard disk" ? Per chiarire questi dubbi, ecco una breve lista dei componenti principali di un computer e dei parametri che permettono di valutarne le prestazioni.
Oltre a questi componenti, sono necessarie schede (ossia, piastre contenenti un circuito stampato e alcuni componenti elettronici integrati montati su di esso) aggiuntive, che possono essere inserite in appositi alloggiamenti (slot). Esistono vari standard di schede a seconda del tipo di bus (che è l'"insieme di fili" che mette in comunicazione il processore e i vari componenti del computer) presente sulla motherboard (ossia la scheda base del computer, quella su cui è montato il processore) del vostro computer. Il mercato sembra attualmente orientato alla diffusione dello standard PCI per i bus, ma anche il VESA local bus è uno standard diffuso e particolarmente adatto all'installazione di schede video. Il numero di alloggiamenti disponibili nel computer limita la quantità di schede aggiuntive installabili: una volta che tutti gli slot sono occupati, non potrete installare nuove schede senza togliere una di quelle esistenti. La maggior parte delle schede aggiuntive richiede l'installazione di proprio software, detto driver (letteralmente, autista, ossia programmi che controllano il funzionamento della scheda), per poter essere utilizzata.
12.3. Cosa sono le schede audio
e video? Cos'è la risoluzione video?
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Tra le schede aggiuntive, fondamentale è la scheda video, che deve obbligatoriamente essere presente (altrimenti non potreste vedere granchè sul vostro monitor: la sua gestione è affidata a questa scheda). Alcuni costruttori, comunque, integrano la scheda video sulla motherboard, il che presenta il vantaggio di non occupare uno slot con essa, e lo svantaggio di rendere difficile la sua sostituzione (operazione peraltro raramente necessaria, a meno di guasti).
Fino a qualche anno fa, le schede video rispettavano alcuni standard (CGA, EGA, VGA...). Con la crescita delle capacità grafiche dei computer, comunque, il numero di produttori è aumentato, ed ha portato ad una notevole anarchia nel mercato, che spesso offre pochi punti di riferimento.
Ciascuna scheda video è caratterizzata in generale dalle risoluzioni visualizzabili. Una risoluzione, o meglio modo video, è caratterizzata da due dimensioni (larghezza e altezza) e da un numero di colori. Le dimensioni indicano il numero di colonne e righe in cui viene diviso il monitor; il loro prodotto dà il numero di pixel (ossia, puntini elementari) sullo schermo: maggiore è il numero di pixel, migliore sarà l'immagine, in quanto essa sarà composta da puntini di dimensioni minori, mentre se il numero di pixel è basso si avrà l'effetto "quadratoso" tipico dei computer di qualche anno fa. Il numero di colori è il massimo numero di colori diversi che possono essere mostrati contemporaneamente sullo schermo, e viene talvolta dato sotto forma di numero di bit, nel qual caso il numero dei colori è pari a 2 elevato al numero di bit. Le modalità a 16 milioni di colori (24 bit) vengono indicate come truecolor. Ad esempio, alla risoluzione 800x600 in 256 colori (o anche 800x600x8 bit, visto che 256 = 2 all'ottava) lo schermo viene diviso in 800 colonne e 600 righe (ossia in 480.000 puntini) ed ogni puntino può assumere uno tra i 256 colori permessi.
Le risoluzioni visualizzabili sono limitate dalla memoria video (VRAM) disponibile sulla scheda video (e non dalla RAM del computer). Ad esempio, nella risoluzione 800x600x8 bit (256 colori), ciascun pixel può assumere 256 valori diversi a seconda del suo colore, per cui per ciascun pixel sono necessari 8 bit per memorizzare il suo colore, ossia un byte. Essendoci 480.000 puntini sullo schermo, saranno necessari 480.000 byte per poter memorizzare l'intera schermata, per cui la scheda dovrà disporre di una propria memoria di almeno 480.000 byte per poter funzionare a quella risoluzione. Le schede attuali hanno tipicamente una memoria di 1 o 2 megabyte (ossia circa 1.000.000 o 2.000.000 di byte)..
Oltre alla scheda video, comunque, affinchè la risoluzione possa essere utilizzata, anche il monitor deve supportarla: scegliendo un monitor è bene informarsi di quali sono le sue risoluzioni massime. Molti monitor riescono a raggiungere risoluzioni maggiori tramite la tecnica dell'interlacciamento: se si deve visualizzare una schermata ad esempio di 1024 righe, il monitor divide il proprio schermo in 512 righe (la metà), accoppia le 1024 righe della schermata a due a due, accoppiando righe tra loro adiacenti, e visualizza alternativamente l'una e l'altra delle righe di ciascuna coppia sulla stessa riga delle 512 disponibili; in questo modo, se l'alternanza delle due righe della schermata sulla stessa riga del video è sufficientemente rapida, si riesce a creare l'illusione della presenza di entrambe le righe. Tuttavia, in questo modo si ottengono immagini che, come si dice in gergo, "ballano", e alla lunga stancano gli occhi molto più di un video normale: pertanto non conviene adottare modalità video alle quali il proprio monitor adotta l'interlacciamento, ed è bene informarsi all'atto dell'acquisto su quali siano le risoluzioni interlacciate.
La scheda audio è un componente relativamente meno diffuso, che permette al software che la supporta di generare suono. Al momento la scheda più diffusa è la Sound Blaster nelle sue varie versioni: la Pro (che genera suoni in modulazione di frequenza, FM, a 8 bit), la 16 (suoni in FM a 16 bit) e la AWE 32 (che si serve anche di suoni campionati, che presentano una qualità migliore di quelli in FM).
12.4. Cos'è e come si sceglie
un modem?
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Un modem (contrazione per modulatore - demodulatore) è un apparecchio progettato per convertire i dati digitali provenienti dal computer in un segnale analogico che possa venire trasmesso su di una linea per trasmissione analogica, quale ad esempio la linea telefonica, e inoltre per effettuare anche l'operazione opposta di conversione dei segnali analogici ricevuti tramite la linea telefonica in segnali digitali che possano essere trattati dal computer. La conversione da digitale ad analogico comporta una modulazione in frequenza: a seconda del valore digitale da trasmettere (zero o uno) viene immesso sulla linea analogica un segnale avente frequenza diversa (esistono anche codifiche più complesse, ma il principio base è quello). La conversione da analogico a digitale è quindi effettuata tramite una demodulazione: il modem misura la frequenza del segnale che giunge dalla linea analogica e, a seconda del valore, trasmette al computer uno zero o un uno.
Il modem è solitamente collegato al computer tramite una linea seriale, ossia un cavo sul quale può venire trasmesso un bit digitale per volta, per cui i messaggi vengono trasmessi sotto forma di sequenza di bit. (Il contrario di una linea seriale è una linea parallela, in cui più bit possono venire trasmessi contemporaneamente, usando un filo diverso per ciascun bit, come succede nel cavo che collega il computer alla stampante.) Il modem andrà quindi connesso alla porta seriale del computer, che diventa, come vedremo tra poco, un elemento molto importante per la qualità della vostra connessione.
Si può distinguere tra data modem (modem per la trasmissione di dati) e fax modem (modem per la trasmissione di fax); la maggior parte dei modelli oggi in commercio incorpora entrambe le funzioni, permettendo sia la trasmissione di dati (necessaria per connettersi a Internet) sia la trasmissione di fax. In realtà, un fax non è altro che un insieme di dati binari che rappresenta la codifica digitale di una pagina scritta; comunque, la sua trasmissione verso un normale fax richiede che il modem sia esplicitamente predisposto per tale operazione; questa predisposizione viene appunto indicata dicendo che il modem è un fax modem.
Un modem è essenzialmente caratterizzato dalla sua velocità di trasmissione (in inglese, bit rate o transfer rate), misurata in bps. I bps (bit-per-second, ossia bit al secondo) sono l'unità di misura della velocità di trasmissione di dati binari; in passato si usava indicare il bps anche con il nome baud, che però ha un significato leggermente diverso e non dovrebbe quindi essere usato in questo senso. Al giorno d'oggi la scelta è fra i modelli a 14400 bps e quelli a 28800 bps; un modem da 14400 bps può trasmettere nominalmente 14400 bit al secondo, ossia 1800 byte al secondo (14400 diviso 8), mentre un modem da 28800 bit dovrebbe teoricamente raggiungere una velocità doppia. Alcuni modelli dispongono di una tecnica di compressione che permette di quadruplicare la velocità (ossia arrivare fino a 57600 bps con un modem che nominalmente ne trasmette 14400 o a 115200 bps con un modem da 28800), e/o di una tecnica di correzione degli errori. Solitamente è possibile individuare la presenza o meno di queste caratteristiche da un certo numero di sigle; le più usate sono quelle attribuite dal CCITT, e in particolare:
Non bisogna però pensare che, disponendo di un modem che può arrivare con la compressione a 57600 bps, si possano effettivamente trasmettere 57600 bit al secondo. Sfortunatamente, i dati da trasmettere sono solitamente già molto compressi (ad esempio archiviati con PkZip), per cui la compressione del modem non riesce a migliorare le cose, anzi fa perdere tempo. Inoltre, in Italia la rete telefonica è vecchia e poco efficiente, per cui aumentando la velocità di trasmissione gli errori aumentano in modo tale da "mangiarsi" l'aumento teorico di velocità. Per molti utenti italiani, di fatto, un modem da 28800 bps non porta sostanziali aumenti di velocità rispetto a uno da 14400 bps, anche se si spera in un progressivo e rapido miglioramento della qualità delle linee, ad esempio sostituendo gli attuali cavi con fibre ottiche.
12.5. Che porta seriale devo avere?
Cosa significa UART?
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Un ultimo aspetto, spesso dimenticato, è quello della porta seriale. È perfettamente inutile disporre di un modem iperveloce, se poi la vostra porta seriale non può andare più velocemente di 9600 bps. Sfortunatamente, la velocità della porta seriale è difficilmente conoscibile dall'utente finale, a meno di non compiere test di vario tipo; fortunatamente, quasi tutte le porte seriali montate negli ultimi due o tre anni sono di tipo UART 16550, e possono tranquillamente gestire le velocità di trasmissione attuali. (La sigla UART significa Universal Asynchronous Receiver-Transmitter e indica che la porta rispetta alcune specifiche standardizzate, tra cui quella di disporre di buffer propri, ossia di proprie aree di memoria tramite le quali può ottimizzare le comunicazioni.) Inoltre, è necessario che il sistema operativo possa reggere queste velocità: difatti il driver standard (comm.drv) fornito con Windows 3.1 arriva fino a 9600 bps. È necessario disporre quindi di un driver sostitutivo (lo si trova anche in rete; uno dei più diffusi è cybercom.drv) se si vuole viaggiare a velocità maggiori.
12.6. Come si configura un modem?
P N - -
Per poter usare un modem è necessario configurarlo correttamente. Poichè la maggior parte dei modem non dispone di una propria memoria interna capace di conservare la configurazione anche quando si spegne l'apparecchio, è necessario che la configurazione venga ritrasmessa tutte le volte che si accende il modem. Questa operazione viene compiuta trasmettendo al modem, tramite la porta seriale, un certo numero di comandi, tipici del modem stesso, che messi uno dietro l'altro formano la cosiddetta stringa di inizializzazione del modem: un insieme di caratteri apparentemente incomprensibile. Poichè l'operazione è abbastanza complessa, molti programmi presentano all'utente la possibilità di scegliere, all'atto della configurazione, un tipo di modem, per il quale il programma conosce la corretta sequenza di inizializzazione. Sfortunatamente, non sempre il modem dell'utente compare fra quelli elencati... e in questo caso possono essere guai. Talvolta, inoltre, il modem compare, ma per un motivo o per l'altro la configurazione proposta dal programma non funziona.
Fortunatamente la maggior parte dei modem sono ormai compatibili con un modem detto Hayes (dal nome del produttore), che riceve i comandi in un modo ormai assunto come standard. Insieme al modem dovrebbe essere fornito un manuale più o meno esauriente; comunque, un modem Hayes viene inizializzato trasmettendo i caratteri AT seguiti dai comandi che si vogliono impartire, che sono formati solitamente da una lettera (eventualmente preceduta da &, % o \) e da un numero. Questi comandi riguardano spesso argomenti un po' troppo tecnici per essere qui trattati; per questo motivo è meglio riportare una stringa di inizializzazione che dovrebbe andar bene per tutte le situazioni:
ATE1V1Q0&K3\N3%C3X3M3L0W1\J1&C1S7=20
Ed ora, ecco dove potete modificarla:
Molti programmi vi chiedono di inserire la stringa nella configurazione; in questo caso, fate attenzione perchè certi programmi richiedono l'inserimento dell'AT iniziale, altri no. Altri programmi, tra cui Trumpet Winsock, vi richiedono di spedire direttamente la stringa al modem. L'ordine dei comandi nella stringa di inizializzazione è ininfluente, ma non devono esserci spazi nella stringa.
Allo stesso modo, è possibile dare ad un modem Hayes vari comandi. I più importanti sono:
ATDTnumero | Chiama il numero di telefono indicato, componendolo con il sistema a toni (centrali elettroniche). |
ATDPnumero | Chiama il numero di telefono indicato, componendolo con il sistema a impulsi (centrali elettromeccaniche). |
(In entrambi i casi, il numero può contenere al suo interno delle virgole, per indicare un punto in cui si deve aspettare, ad esempio perchè dall'altra parte della linea c'è un centralino che deve connettersi. Ad esempio, ATDT333333,,20 chiama il numero 333333, attende quattro secondi, quindi compone ancora il numero 20.) | |
ATDL | Richiama l'ultimo numero chiamato. |
ATA | Risponde ad una chiamata in arrivo. |
ATZ | Resetta il modem |
(Dopo questa operazione è necessario rispedire al modem la stringa di inizializzazione) | |
ATH0 | Riattacca, terminando la connessione. |
(Per poter inviare un comando, ad esempio quello per riattaccare, a metà di una connessione, è necessario inviare al modem una sequenza che "attiri la sua attenzione", che normalmente è +++.) |
12.7. Cos'è e come si sceglie
una scheda di rete?
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Una scheda di rete è un componente hardware aggiuntivo, inserito negli slot di espansione del vostro PC, che permette al vostro computer di comunicare con una rete locale. È quindi necessario disporre di una scheda di rete per poter connettere direttamente il proprio computer ad una rete locale (a differenza della connessione via modem, per cui è sufficiente la porta seriale). La scheda di rete si assume il compito di prendere i messaggi binari che il vostro computer deve trasmettere e di trasformarli in messaggi fisici che possano venire direttamente immessi sulla rete locale, tipicamente dividendoli in pacchetti ed effettuando la conversione da binario a fisico (di cui si è parlato nel capitolo precedente).
Poichè, come visto, reti locali diverse usano protocolli fisici diversi, la scheda dovrà essere capace di convertire i vostri messaggi binari nel protocollo fisico parlato su quella particolare rete. Per questo motivo, esiste una scheda diversa per ciascun tipo di rete, e una scheda usata per un tipo di rete non va bene per un altro. Pertanto, se voi disponete di un computer in un edificio dotato di una rete locale e volete che esso venga connesso ad essa, non dovete andare in un negozio di computer e chiedere al commesso "una buona scheda di rete", ma dovete contattare le persone che gestiscono la vostra rete: normalmente saranno loro a fornirvi la scheda, ad installarvela e a configurare il vostro computer, anche perchè queste operazioni spesso richiedono un po' di pratica e di conoscenza della rete stessa.
Per poter funzionare, una scheda di rete richiede anche l'installazione di un apposito software, detto packet driver, sul vostro computer (normalmente viene fornito insieme alla scheda, visto che anch'esso è fortemente dipendente dal tipo di rete e di scheda). Esso, in congiunzione con la scheda, permette al vostro computer di dialogare con tutti gli altri computer presenti sulla rete, per quanto non sia ancora sufficiente per navigare su Internet, come si vedrà nel capitolo successivo.
Consigli di navigazione:
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Principianti: | 13. Il software per Internet |
Naviganti: | 13. Il software per Internet | |
Esperti: | 15. Erori... | |
Valutanti: | Un esempio: la formazione a distanza |
Michele Daniele, E&T