DISEGNO&GRAFICA Guida Autocad 2D 3D
04-Comandi seconda parte
Nome comando:
LISTA [LIST]
Gruppo: Richiesta
di informazioni e dati
Descrizione:
Elenca le caratteristiche di una o più entità grafiche
Opzioni: Richede
la selezione di una o più entità grafiche
Ogni entità grafica possiede caratteristiche geometriche
ed eventuali attributi alfanumerici. Il comando LIST consente di visualizzare
tutti questi attributi, passando automaticamente, nella versione DOS con
singolo monitor, al video in formato testo. Per tornare al formato grafico
èsufficiente premere il tasto F1 per la versione DOS o F2 per la versione
WINDOWS. Per ottenere un eco su
stampante di quanto comparso a video è invece necessario (solo per la
versione DOS) premere i tasti CTRL+Q. Nella versione WINDOWS i dati
appaiono in una finestra.
------------------------
<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA">Esempio
delle informazioni fornite dal comando LISTA [LIST]. Premendo il tasto
funzione F2 è possibile rendere visibile o meno la finestra che contiene le
informazioni e i comandi precedentemente immessi.</span>
Nome comando:
LISTABD [DBLIST]
Gruppo: Richiesta
di informazioni e dati
Descrizione:
Elenca le caratteristiche di tutte le entità grafiche del disegno
Opzioni:
Nessuna
Come per LISTA ma elenca tutte le entità presenti nel
disegno. Volendo interrompere il comando, come anche per LISTA e tutti gli
altri comandi AutoCAD, è sufficiente premere i tasti CTR+C.
Nome
comando: AREA
Gruppo: Richiesta
di informazioni e dati
Descrizione:
Calcola l'area e il perimetro di poligoni, cerchi e altre entità
Opzioni: A
attiva la modalità Aggiunge
S attiva la modalità Sottrae
E calcola l'area di un cercio o polilinea
Data una sequenza di punti (almeno tre) il comando AREA
calcola appunto l'area e il perimetro definiti dai punti stessi. E' anche
possibile sottrarre e aggiungere sub-aree dal poligono di partenza. Volendo,
ad esempio, calcolare l'area di una piastra forata è sufficiente calcolare
l'area lorda e sottrarre da questa l'area dei fori. Il comando calcola anche,
automaticamente, l'area di un cerchio e di una polilinea, vale a dire di un
insieme strutturato di segmenti, rettilinei o curvi, collegati tra loro.
-------------------------
<span style="mso-fareast-font-family: Times New Roman;
mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language:
AR-SA"><span style="mso-fareast-font-family: Times New Roman;
mso-bidi-font-family: Times New Roman; mso-ansi-language: IT;
mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA">Esempio d'uso del comando AREA. Il comando fornisce
l'area e il perime</span>tro
di una entità (ad esempio un<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA"> cerchio) o di un poligono </span>chiuso <span style="mso-fareast-font-family:
Times New Roman; mso-bidi-font-family: Times New Roman; mso-ansi-language:
IT; mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA">definito
dall'utente.</span></span>
Nome comando:
CANCELLA [ERASE] oppure CA [E]
Gruppo: Editazione
e trasformazione geometrica di entità
Descrizione:
Cancella una o più entità grafiche dal disegno
Opzioni: Richede
la selezione di una o più entità grafiche
Vedi anche:
OOPS, A [U], ANNULLA [UNDO]
Data la facilità di creazione e manipolazione di entità
spesso accade di doverle anche cancellare per i motivi più disparati. Nel caso si vogliano ripristinare le
ultime entità cancellate si deve ricorrere al comando OOPS.
Nome
comando: OOPS
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Ripristina le ultime entità grafiche cancellate con CANCELLA
Opzioni:
Nessuna
Nel caso siano state cancellate per errore delle entità
grafiche è possibile ripristinarle mediante il comando OOPS. Il comando
ripristina solo le ultime entità cancellate: volendo ripristinarne altre è
necessario usare il comando ANNULLA [UNDO].
Nome comando: A
[U]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Annulla l'ultimo comando eseguito
Opzioni: Nessuna
Vedi anche:
ANNULLA [UNDO]
Il comando A annulla solo l'ultimo comando eseguito.
Volendo annullare più comandi è possibile ripetere più volte il comando A
oppure usare il comando ANNULLA [UNDO].
Nome comando:
ANNULLA [UNDO]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Annulla una sequenza di comandi
Opzioni: numero
annulla il numero dato di comandi (default)
Auto considera le macro di menu come comando unico
Indietro [Back] annulla
tutto fino al segno precedente
Fine [End] conclude un gruppo di comandi
Gruppo [Group] inizia un gruppo di comandi
Segno [Start] pone un segno per poter annulare dei
comandi
Controllo [Control] attiva sottoopzioni di controllo
Tutto [All] abilita ANNULLA nella sua forma completa
Nessuno [None] disabilita completamente ANNULLA e A
Uno [One] limita ANNULLA ad una sola operazione
Vedi anche: A
[U]
Il comando ANNULLA risulta molto più completo del comando
A. Possono essere posti dei segnali di inizio e fine a gruppi di comandi che
poi possono essere annullati in blocco o semplicemente possono essere
annullate le ultime 24 o 137 operazioni, senza alcun limite fino a tornare al
primo comando immesso. La necessità
per AutoCAD di mantenere in memoria tutte le operazioni eseguite (per poterle
annullare o rieseguire) genera, dopo alcune ore di lavoro su grandi file
grafici, enormi perdite di efficienza. E' pertanto utile uscire da AutoCAD,
salvando ovviamente le modifiche fatte, ogni due o tre ore di lavoro.
Ogni volta che si esce viene infatti persa la possibilità di annullare le
operazioni precedenti ma, nel contempo, si diminuiscono di molto le
dimensioni dei file. Volendo ridurle ulteriormente è sufficiente richiamare
il disegno e uscire, salvandolo, senza eseguire nessuna modifica. Si potrà
osservare che, molto spesso, il file .BAK (di backup) risulterà molto più
grande del file .DWG. Ripetendo l'operazione una o due volte si ridurranno al
minimo le dimensioni dei file grafici.
Nome comando:
RIFARE [REDO]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Annulla l'annullamento precedente rieseguendo i comandi annullati
Opzioni:
Nessuna
Anche l'operazione di annullamento può risultare
sbagliata. In questo caso è necessario richiamare il comando RIFARE per
rieseguire i comandi annullati. Questo metodo può essere utile per verificare
visivamente l'effetto di una operazione sul disegno: la si esegue, si annulla
per confontarla con lo stato precedente e infine, se si è soddisfatti, si
riesegue automaticamente.
Nome comando:
FINE [END]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Termina la sessione di lavoro salvando le modifiche del disegno su file .DWG
Opzioni: Nessuna
Vedi anche: USCIRE [QUIT]
Viene creato un file avente lo stesso nome del file
disegno e suffisso .BAK. Il file è la copia del disegno prima del
salvataggio. In tal modo se si
desidera ripristinare il vecchio disegno è sufficiente copiare il file
<nome>.BAK in <nuovo_nome>.DWG.
Nome comando:
USCIRE [QUIT]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Termina la sessione di lavoro chiedendo di salvare le modifiche
Opzioni: dialog-box
Vedi anche: FINE [END]
Nel dialog-box
viene richiesto se si desidera uscire salvando o meno le modifiche apportate
al disegno durante l'intera sessione di lavoro.
----------------------------
<span style="font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family:
Times New Roman; mso-bidi-font-family: Times New Roman; mso-ansi-language:
IT; mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA">Dialog-box relativo al comando USCIRE [QUIT]. Nel
caso si sia richiamato il comando per errore è sufficiente annullarlo
selezionando l'opzione ANNULLA</span><span
style="font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: Times New Roman;
mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language:
AR-SA"> COMANDO</span><span style="font-size: 10.0pt;
mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family: Times New
Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language:
AR-SA">.</span>
Nome comando:
SALVA [SAVE]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Salva il disegno su file .DWG
Opzioni: dialog-box
Vedi anche: SALVACOME [SAVEAS], SALVAVEL [QSAVE]
Salva il disegno e consente di continuare la sessione di
lavoro senza lasciare l'ambiente AutoCAD. E' buona norma salvare spesso il
disegno per evitare di perdere il lavoro a causa di interruzioni della linea
elettrica o altri guasti. Se si intende modificare il nome del file
ènecessario digitare il nuovo nome e il percorso.
Nome comando:
SALVACOME [SAVEAS]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Salva il disegno su file .DWG, fornendo un nuovo nome
Opzioni: dialog-box
Vedi anche: SALVA [SAVE], SALVAVEL [QSAVE]
Salva il disegno corrente con un nuovo nome e percorso
specificati dall'utente.
<span style="font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA">Dialog-box
relativo al comando SALVACOME [SAVEAS]. Come ogni altro programma per
WINDOWS, compare in questo caso un box di dialogo che consente di scegliere
la directory e il nome del file da salvare.</span>
Nome comando:
SALVAVEL [QSAVE]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Salva un disegno con nome su file .DWG senza chiedere conferme
Opzioni: Nessuna
Vedi anche: SALVA [SAVE], SALVACOME [SAVEAS]
Se il disegno possiede già un nome questo viene salvato
senza chiedere nessuna conferma.
Nome comando:
APRI [OPEN]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Apre un file disegno .DWG esistente
Opzioni: dialog-box
Vedi anche: NUOVO [NEW], RECUPERA [RECOVER]
Attraverso una finestra di dialogo apre un disegno
esistente. Se necessario lo converte e recupera mediante il comando RECUPERA.
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<span style="font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA">Dialog-box
relativo al comando APRI [OPEN]. Anche in questo caso compare un box di
dialogo di tipo WINDOWS che consente di scegliere il nome del file da aprire
tra tutti quelli presenti nelle varie memorie di massa.</span>
Nome comando:
NUOVO [NEW]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Apre una nuova sessione di lavoro
Opzioni: dialog-box
Vedi anche: APRI [OPEN]
Crea un nuovo disegno. E' possibile dare un nome al
disegno e scegliere un disegno prototipo avente variabili e parametri
predisposti dall'utente.
-------------------------
<span style="font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA">Dialog-box
relativo al comando NUOVO [NEW]. <span style="mso-spacerun: yes"> </span>Compare
qui un box di dialogo che consente di scegliere il nome del file disegno di
prototipo, vale a dire il file già predisposto secondo le esigenze
dell'utente.</span>
Nome comando:
RECUPERA [RECOVER]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Recupera un file AutoCAD danneggiato
Opzioni: dialog-box
Consente di recuperare in tutto o in parte un disegno o
altri file AutoCAD che abbiano subito danni e non sia possibile leggerli
normalmente.
Nome comando:
AUDIT [AUDIT]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Termina la sessione di lavoro chiedendo di salvare le modifiche
Opzioni:
Chiede se si voglia correggere tutti gli errori trovati
Effettua una diagnosi completa del disegno corrente ed
eventualmente recupera gli errori. Il risultato viene salvato in un file con
estensione .ADT nel caso in cui la variabile AUDITCTL sia impostata a 1.
Approfondimenti
Disegno
tradizionale vs CAD
Tra disegno
tradizionale e CAD sussistono molte differenze evidenti e alcune poco
appariscenti ma sostanziali.
Le differenze sostanziali tra disegno tradizionale e CAD
sono più numerose di quanto possa apparire a prima vista.
Anzitutto la gestione del disegno è analitica e non
analogica. Questo, oltre a comportare una maggiore velocità, precisione e
riproducibilità, influisce anche evidentemente sulle tecniche di creazione e
manipolazione del grafico. Ad esempio la distanza tra due punti, anche nelle
tre dimensioni, non viene misurata con strumenti fisici ma calcolata
matematicamente a partire dalle coordinate dei punti stessi. Gli oggetti
prodotti per mezzo della modellazione solida possono anche essere pesati, oltre che sezionati e
rappresentati quasi fossero veri e propri modelli fisicamente costruiti.
Nel CAD il modello
viene immesso in scala reale (1:1) ma può essere rappresentato su carta o sul
monitor alla scala voluta. Ogni oggetto potrà essere rappresentato a video
nelle dimensioni più congeniali per poterlo modellare correttamente. Potrà
anche essere visto contemporaneamente da più punti diversi su finestre di
lavoro diverse. In buona sostanza il concetto di rapporto di scala, molto
sentito nel disegno tradizionale, diventa importante solo nel momento della
stampa su carta, della rappresentazione finale su un supporto che ancora,
malgrado tutto, si dimostra utile nella trasmissione e diffusione delle
immagini.
Un altro aspetto interessante che differenzia
notevolmente il CAD dal disegno tradizionale è dato dalla diversa concezione
delle entità grafiche; diversità legata alla necessità da un lato di
rappresentare e dall'altro di costruire un modello dell'oggetto da
progettare.
In un modello CAD
si procede per unione successiva di entità elementari quali segmenti, archi,
curve, superfici. Le entità vengono poi aggregate in blocchi più complessi e
articolati che, a loro volta, si uniscono con altri a formare configurazioni
sempre più compiute. Volendo fare una similitudine, un modello CAD risulta
per molti versi simile ad un organismo (non ancora ma quasi vivente) che, a partire da cellule elementari ma
specializzate (a loro volta però formate da molecole e atomi), è dotato di
membra e organi complessi.
Nel disegno tradizionale viene invece spesso persa la
corrispondenza biunivoca che dovrebbe sussistere tra segno che rappresenta un
oggetto e oggetto stesso. Relazione che si concentra nel grafico in forma
stenografica, così come una parola richiama al suo significato più che
rappresentarlo.
Infine il CAD consente, sia pure ancora con artifici, di
operare pienamente e realmente nelle tre dimensioni, non più attraverso
ribaltamenti su piani ausiliari, come avviene nel disegno tradizionale, ma
definendo dei piani comunque disposti nello spazio e operando, attraverso
questi, sul modello tridimensionale. Non a caso nel disegno a matita è il
foglio da disegno (il piano di rappresentazione) che costituisce il sistema
di riferimento e sia l'oggetto che l'osservatore devono sottostare a questa
imposizione. Nel CAD, al contrario, l'oggetto e l'osservatore sono in
relazione al sistema di coordinate inerziale, fisso nello spazio.
L'osservatore si sposta, virtualmente, attorno all'oggetto e lo vede - lo
rappresenta - così come farebbe per un oggetto vero, con in più tutte le
possibilità date dalla virtualità dell'ambiente.
Fin dall'antichità
si sono utilizzati essenzialmente due metodi, spesso complementari, per
progettare e per comunicare agli altri il progetto: Il disegno e la
costruzione di un modello fisico dell'oggetto.
Il CAD,
soprattutto nella sua forma più avanzata della modellazione solida, non solo
riunisce i due metodi ma li fonde assieme, consentendo, ad esempio, di
sezionare un modello virtuale e di rappresentare, come disegno, la sua
sezione; oppure di vedere lo stesso modello in prospettiva piuttosto che in
proiezione ortogonale o assonometrica. Inoltre è ormai possibile passare
direttamente dal modello virtuale al modello fisico mediante la
stereolitografia o torni a controllo numerico.
In questo senso le figure del progettista e del
disegnatore possono, forse devono, unificarsi dato che la costruzione del
modello (la fase progettuale) corrisponde sempre più anche a quella della sua
rappresentazione (la fase del disegno).
Il
possibile futuro del CAD
Pur sembrando già
maturo il CAD ha ancora grandi possibilità di sviluppo, soprattutto in unione
con altre discipline: l'intelligenza artificiale, la virtual reality e la
multimedialità.
La tecnologia del computer è molto giovane, soprattutto
se confrontata con altre tecniche ben sedimentate dal tempo. Il computer graphic e il CAD sono ancora
più recenti e perciò, di necessità, ancora soggetti a cambiamenti ed
evoluzioni.
Nonostante sia perciò difficile fare previsioni, anche a
breve termine, è certa la prossima fusione del CAD con due altre discipline
computazionali: i sistemi esperti e l'intelligenza artificiale da un lato e
la realtà virtuale e i sistemi multimediali dall'altro.
I sistemi esperti
si orienteranno sugli aspetti progettuali del CAD. Sarà possibile, ad
esempio, istruire il proprio programma circa i propri metodi di lavoro
fornendo regole, deduzioni, informazioni eterogenee. Il CAD risulterà con ciò
meno rigido soprattutto nella sua fase più interessante, quella orientata al
progetto più che al disegno. Infatti ogni progettista, specie
l'architetto, sviluppa negli anni un modus
operandi del tutto personale, a volte per altri incomprensibile o
apparentemente poco produttivo. Attualmente è ancora il progettista a dover
cedere di fronte alle necessità operative dei programmi CAD e per questo
spesso viene rifiutato da chi ha già compiuto la fase, lunga e complessa, di
messa a punto di un proprio metodo di lavoro. In un non lontano futuro sarà
invece il programma stesso a conformarsi in funzione delle esigenze del
progettista, a cambiare non solo la propria interfaccia ma anche la propria
produzione grafica.
I sistemi esperti
e gli studi sulla virtual reality
cambieranno invece completamente l'interfaccia con il programma. Ad esempio
attualmente per disegnare con il CAD si è costretti ad usare il mouse su di
una superficie completamente diversa, fisicamente separata da quella di
rappresentazione, mentre al contrario l'uso della matita prevede la
coincidenza tra lo strumento di disegno e ciò che si va tracciando sul foglio.
Tra qualche anno
si tracceranno, con uno stilo elettromagnetico del tutto simile ad una
matita, delle linee virtuali su di
una superficie sensibile delle dimensioni di un tavolo da disegno. La
superficie sarà anche un monitor a colori che consentirà di rappresentare il
segno, filtrato ed interpretato dal
programma. Ad esempio una traccia a mano libera si trasformerà, sotto lo
stilo, in un muro dotato di un certo spessore e una determinata altezza,
mentre un singolo segno identificherà una finestra (appartenente al data
base), con tutti i particolari e le relative quotature.
Sarà anche consentito dialogare vocalmente con il
programma attraverso non solo singole parole (gli attuali comandi del tipo LINEA o CERCHIO), ma anche frasi sintatticamente complesse (ad esempio: ruota la sedia e avvicinala al tavolo
oppure questo segno si riferisce ad una
finestra di tipo A). Infine si stanno sviluppando tecniche di simulazione
della realtà che permettono di camminare
all'interno del progetto, toccare
gli oggetti virtuali attraverso speciali guanti che giungono fino alla resa
tattile della rugosità delle superfici o di usare l'arredamento e gli utensili già in fase di progetto.
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