DISEGNO&GRAFICA Guida Autocad 2D 3D
03-Comandi prima parte
In questa prima
lezione saranno descritti i comandi base per iniziare e terminare una
sessione di lavoro, richiamare l'aiuto in linea e creare le entità grafiche
fondamentali.
Nome
comando: AIUTO [HELP] oppure ? trasparente
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Mostra la lista dei comandi e delle variabili, con spiegazioni.
Opzioni:
Dialog-box
Anche l'utente più esperto può scordare il nome di un
comando o alcune sue particolarità. Senza dover metter mano al manuale è
sufficiente scorrere la lista dei comandi oppure richiamarne un gruppo, come
per il comando DIR del DOS, usando i metacaratteri:
# sostituisce una cifra numerica da 0 a 9
@ sostituisce un carattere alfabetico
* sostituisce una stringa; può essere all'inizio, nel
mezzo o alla fine della stringa
? sostituisce un solo carattere alfanumerico
--------------------
<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-ansi-language: IT;
mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA"><span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA">Dialog-box
attivato dal comando AIUTO [HELP]. E' possibile ottenere informazioni sui
comandi e sulle variabili di sistema presenti nell'indice. E' anche possibile
aggiungere voci personalizzate o </span>modificare<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA"> il file ACAD.HLP.</span></span>
Nome comando: INIZIALIZZA
[REINIT]
Gruppo: Input/Output
Descrizione: Consente di reinizializzare le porte di
input/output, i driver per il digitizer, il plotter, il video e il file
acad.pgp contenente i parametri di lavoro di AutoCAD.
Opzioni: Dialog-box
Vedi anche:
MODIVAR [SETVAR]
Spesso è necessario sostituire una periferica con
un'altra utilizzando la stessa porta seriale. In questo caso è possibile
eseguire il cambio usando il comando INIZIALIZZA. Lo stesso risultato si
ottiene per mezzo della variabile di sistema RE-INIT.
--------------------
<span style="mso-fareast-font-family: Times New Roman;
mso-bidi-font-family: Times New Roman; mso-ansi-language: IT;
mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA">Dialog-box attivato dal comando INIZIALIZZA
[REINIT]. Attraverso questo dialog-box è possibile riassegnare la
configurazione alle porte I/O del computer.</span>
Nome
comando: INFO [ABOUT] trasparente
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Mostra alcune informazioni su AutoCAD
Opzioni: Dialog-box
E' utile nel caso sia necessario conoscere i numeri di
serie del programma, come ad esempio quando si richiede l'assistenza software
al distributore di AutoCAD. Viene anche mostrato il contenuto del file
ACAD.MSG, un file di messaggi aggiornabile e personalizzabile, utile
soprattutto nel caso il proprio computer sia connesso in rete o quando più
utenti lavorano su una stessa stazione di lavoro.
Nome
comando: LINEA [LINE] oppure L
Gruppo: Creazione
di entità
Descrizione: Traccia un segmento di retta tra due punti
2D/3D
Opzioni: spazio
pone l'inizio del nuovo segmento alla fine del precedente
C chiude il poligono se vi sono almeno tre lati
A [U] annulla l'ultimo segmento immesso
Vedi anche: OSNAP
La linea è una entità grafica elementare tra le più
utilizzate. Possono essere forniti più segmenti all'interno di uno stesso
comando: ogni segmento avrà come punto iniziale il punto finale del
precedente. Se si desidera cancellare l'ultimo segmento immesso è necessario
usare l'opzione A per annulla. Se invece si vuole chiudere un poligono
l'opzione è C per chiude. Se si digita uno spazio (o il tasto INVIO) alla
richiesta Dal punto: l'inizio del
segmento coinciderà con la fine dell'ultima linea o arco disegnati. Nel caso
di arco questo darà anche la direzione del segmento e perciò verrà proposto Lunghezza linea: anziché Al punto: come normalmente accade. Se
invece si digita lo spazio o INVIO alla richiesta Al punto: il comando viene interrotto. Fornendo punti in
coordinate bidimensionali verranno creati segmenti aventi coordinata Z pari
all'elevazione corrente. Una tra le
funzioni più usate, non solo all'interno del comando LINEA ma in quasi tutte
le operazioni di editing e creazione di entità, è lo Snap ad oggetti
attivabile mediante il comando OSNAP oppure in maniera trasparente
all'interno dei comandi di creazione di un'entità. Ad esempio volendo far
iniziare un segmento dal punto di mezzo di un altro, alla richiesta Dal punto: si dovrà rispondere MED
[MID] (per punto medio) e AutoCAD a sua volta proporrà la domanda Di (medio di quale altra entità?),
cambiando il cursore grafico nella forma tipica della selezione di entità (un
quadrato). A quel punto sarà necessario indicare con il cursore l'entità
desiderata.
-------------------
<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-ansi-language: IT;
mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA"><span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA">Esempio
del comando LINEA [LINE]. Per tracciare segmenti è anche possibile fornire le
coordinate dei punti da tastiera con modalità cartesiana (coordinate X,Y,Z [Z
opzionale]) o polare (distanza<angolo), assolute o relative</span> <span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA">(anteponendo alle coordinate
il simbolo @).</span></span>
Nome comando: OSNAP
[OSNAP] trasparente
Gruppo: Ausilio
al disegno
Descrizione: Identifica punti particolari di entità
esistenti
Opzioni: FINe
[END] punto finale di un segmento o arco
MEDio [MIDdle] punto di mezzo di un segmento o arco
CENtro [CENter] centro di un cerchio o arco
INTer [INTer] intersezione tra due segmenti o entità
PERpen [PERp] il punto sulla perpendicolare a
linea/arco/cerchio
INSer [INSer] punto di inserimento di un
testo/blocco/forma
VICino [NEAr] il punto più vicino al cursore, sull'entità
NODo [NODe] il nodo o punto all'interno del selettore
QUAd [QUAd] il quadrante di un arco/cerchio
TANgen [TANgent] il punto tangente ad arco/cerchio
VELoce [QUIck] il primo punto che soddisfa alle richieste
da usare solo in combinazione con altre opzioni
NESsun [NONe] annulla OSNAP ad oggetti
Vedi anche: DDOSNAP,
variabile OSMODE del comando MODIVAR [SETVAR]
Un'entità non è manipolabile direttamente ma solo
attraverso dei punti notevoli: il centro di un cerchio, la fine di un
segmento, il suo punto di mezzo oppure il punto al piede di una
perpendicolare ad un segmento. Per identificare con precisione matematica
questi punti notevoli è necessario l'uso del comando OSNAP. E' anche
possibile usare più di una opzione, separata dalle altre da una virgola. Ad
esempio OSNAP FIN,MED,CEN fa in modo, fino a che non verrà disattivato con
OSNAP NES, di introdurre punti che siano alla fine oppure, in subordine, nel
punto di mezzo o ancora al centro dell'entità toccata dal cursore grafico di
selezione. Se dunque si desidera tracciare un segmento che parta dalla fine di
un altro si potranno seguire due strade. La prima consiste nel richiamare il
comando OSNAP e fornire l'opzione FIN per fine. La seconda dare l'opzione FIN
alla richiesta Al punto: del
comando LINEA. Nel primo caso lo Snap ad oggetti rimane attivo fino a che non
si disattiva esplicitamente, nel secondo viene attivato solo per
quell'immissione di punto.
Selezionando il comando DDOSNAP si attiva un apposito dialog-box che consente anche di definire l'apertura del cursore
grafico di selezione. Lo Snap ad oggetti è probabilmente la funzione più
usata in assoluto nella fase di creazione di entità.
-------------------------
<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-ansi-language: IT;
mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA"><span style="mso-fareast-font-family:
Times New Roman; mso-bidi-font-family: Times New Roman; mso-ansi-language:
IT; mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA">Dialog-box relativo al comando DDOSNAP. L</span>'uso<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA"> degli snap ad oggetti è
essenziale per la correttezza del disegno prodotto: ad esempio per far sì che
due segmenti coincidano perfettamente ai l</span>oro estremi o un segmento inizi<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA"> a metà di un altro o sia
tangente ad un cerchio o arco.</span></span>
Nome comando:
MODIVAR [SETVAR] trasparente
Gruppo: Funzioni
speciali
Descrizione:
Assegna e visualizza i valori delle variabili di sistema di AutoCAD
Opzioni:
Viene richesto il nome della variabile da definire e il valore da
assegnare
AutoCAD è un
programma complesso e completo. Per una corretta gestione di un disegno è
dunque necessario definire un ambiente operativo altrettanto complesso e
completo. Le variabili di sistema di AutoCAD sono utili per adattare e
personalizzare tale ambiente. Le variabili, alcune centinaia, sono descritte
nell'Appendice A della Guida d'uso di AutoCAD. In questa sede ci si
limiterà perciò a richiamare di volta in volta il significato delle variabili
più utilizzate, in relazione a comandi specifici. Quando si attiva il comando
MODIVAR è possibile visualizzare la lista completa delle variabili, in ordine
alfabetico, digitando il simbolo ? e successivamente * seguiti da spazio o
INVIO. Volendo preparare un file prototipo con le variabili predisposte
secondo le proprie esigenze è necessario richiamare un nuovo disegno,
cambiare le variabili e quindi salvarlo, senza alcuna entità grafica, con il
nome ACAD.DWG nella directory che contiene il file ACAD.EXE.
-------------------------
<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-ansi-language: IT;
mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA"><span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA">Elenco
di variabili di sistema ottenuto dal comando MODIVAR [SETVAR]. Il comando
consente di vedere</span>,<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family: Times
New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA"> ed eventualmente assegnare
un valore</span>,<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA"> ad alcune centinaia di
variabili interne di AutoCAD. Una scelta oculata di alcune variabili consente
di personalizzare AutoCAD, ottenendo grandi benefici sia in fa</span>se di
creazione che di editing e<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA"> rappresentazione </span>a video <span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA">di entità grafiche.</span></span>
Nome comando:
MULTIPLO [MULTIPLE]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Richiama continuamente un comando specificato fino a CTRL+C
Opzioni:
Si deve immettere il nome del comando da iterare
Da usare nel caso si desideri richiamare molte volte un
comando senza doverlo riselezionare o anche solo premere il tasto di spazio o
INVIO per riattivarlo. Si deve specificare il nome del comando da iterare
fino all'interruzione con CTRL+C che comunque interrompe qualsiasi comando.
Nome comando:
NUOVDEF [UNDEFINE]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Sospende l'uso di un comando
Opzioni: Viene
richiesto il nome del comando da sospendere
Non consente di usare il comando specificato; utile se si
desidera evitare di usare un comando delicato e potenzialmente pericoloso. Ad
esempio il comando FINE (che termina la sessione di lavoro) spesso può essere
richiamato per errore volendo invece disegnare una entità a partire dalla
fine di un'altra (la relativa opzione dello Snap ad oggetti è infatti
anch'essa FINE). Il comando sospeso
può comunque essere richiamato facendo precedere il nome da un punto: ad
esempio .LINEA anche se il comando LINEA è stato cancellato temporaneamente
dalla lista dei comandi accessibili.
Nome comando:
RIDEF [REDEFINE]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Ripristina un comando cancellato da NUOVDEF
Opzioni: Viene
richiesto il nome del comando da ripristinare
Ripristina la situazione precedente al momento
dell'attivazione del comando NUOVDEF.
Nome comando:
PUNTO [POINT]
Gruppo: Creazione
di entità
Descrizione:
Traccia un punto 2D/3D
Opzioni: Viene
richiesta l'immissione di un punto 2D/3D
Vedi anche: OSNAP,
variabile PDMODE e PDSIZE del comando MODIVAR [SETVAR]
Un punto non è di per sè molto utile ma può servire come
riferimento per altre entità. In questo caso un punto rappresenta un nodo e
pertanto l'opzione da usare per lo Snap ad oggetti sarà NOD. La
rappresentazione di default di un punto è quella di un singolo pixel ma può essere variata (una croce
o un cerchio ad esempio) ridefinendo le variabili di sistema PDMODE e PDSIZE
(la prima determina come sarà visualizzato il punto, la seconda la grandezza
del simbolo).
Nome
comando: CERCHIO [CIRCLE] oppure C
Gruppo: Creazione
di entità
Descrizione:
Traccia un cerchio. Per default centro e raggio.
Opzioni: R
centro e raggio (default)
2P due punti che indicano il diametro
3P tre punti (per i quali passa un solo cerchio)
D centro e diametro anziché raggio
TTR due tangenti (linee o cerchi) e il raggio
Vedi anche: OSNAP
Anche il cerchio è un'entità molto comune e utilizzata. Nel caso lo si definisca con l'opzione
TTR vi possono essere più soluzioni o anche nessuna soluzione: nel primo caso
sarà scelto il cerchio avente i punti di tangenza più vicini ai punti forniti
dall'utente.
---------------------------
<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-ansi-language: IT;
mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA"><span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA">Esempi
di cerchi ottenuti con le varie opzioni </span>disponibili del comando CERCHIO
[CIRCLE]<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA">. Un cerchio può infatti
essere creato fornendo il centro e il raggio </span>(<span style="mso-fareast-font-family: Times New
Roman; mso-bidi-font-family: Times New Roman; mso-ansi-language: IT;
mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA">o
il diametro</span>)<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA"> oppure introducendo due
punti che definiscono il diametro o, ancora, per tre punti o anche come
cerchio tangente a due entità.</span></span>
Nome comando:
ARCO [ARC] oppure AR [A]
Gruppo: Creazione
di entità
Descrizione:
Traccia un arco di cerchio. Per default due estremi e un punto sull'arco.
Opzioni: C
centro dell'arco
R raggio dell'arco
A angolo inscritto
L lunghezza della corda che sottesa dall'arco
F [E] punto finale sull'arco
D direzione di partenza della curvature dell'arco
spazio se digitato in risposta a Punto iniziale: il punto iniziale e la direzione dell'arco
corrispondono al punto finale dell'ultima linea o arco.
Vedi anche: OSNAP
Esistono molti modi per definire un arco: otto se il
comando viene richiamato da tastiera, ben dieci se da menu pull-down. Possono infatti essere tracciati
archi nei seguenti modi:
- Per tre punti.
- Punto iniziale, centro dell'arco e punto finale.
- Punto iniziale, centro, angolo inscritto.
- Punto iniziale, centro, lunghezza della corda sottesa.
- Punto iniziale, punto finale, raggio.
- Punto iniziale, punto finale, angolo inscritto.
- Punto iniziale, punto finale, direzione di curvatura
iniziale.
- Centro dell'arco, punto iniziale e punto finale.
- Centro dell'arco, punto iniziale e angolo inscritto.
- Continuazione di un arco o una linea già esistenti,
mantenendo le tangenti comuni.
-------------------------
<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-ansi-language: IT;
mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA"><span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA">Esempi
di archi ottenuti con alcune delle opzioni disponibili</span> del comando ARCO [ARC]<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA">. Esistono almeno dieci
modalità diverse per definire un arco: sarà scelta, di volta in volta, quella
più confacente alle proprie necessità del momento.</span></span>
Nome
comando: RIDIS [REDRAW] oppure R trasparente
Gruppo: Rappresentazione
Descrizione:
Ridisegna lo schermo grafico
Opzioni: Nessuna
Ridisegna lo
schermo grafico senza ricalcolare il disegno. Pur essendo molto più veloce
rispetto a RIGEN, non funziona correttamente con alcune schede grafiche
dotate di display list, per la
velocizzazione della rappresentazione a video. In questo caso è necessario
l'uso del comando RIGEN.
Nome
comando: RIGEN [REGEN] trasparente
Gruppo: Rappresentazione
Descrizione:
Rigenera il disegno
Opzioni: Nessuna
Simile a RIDIS
rigenerà però l'intero disegno, ricalcolando ad esempio il numero di segmenti
utili per approssimare a video una curva. Risulta molto più lento di RIDIS ma
più preciso nella rappresentazione. Infatti con alcune schede grafiche,
dotate di display list, il semplice
uso del comando RIDIS non è sempre sufficiente per visualizzare correttamente
il disegno.
Nome
comando: PUNTINI [BLIPMODE] trasparente
Gruppo: Ausilio
al disegno
Descrizione:
Contrassegna con crocette sul video i punti immessi
Opzioni: ON
attiva la rappresentazione a video delle crocette
OFF disattiva la rappresentazione a video delle crocette
Quando si disegna è spesso utile mantenere dei riferimenti
visivi, che non appartengono però al disegno stesso. Se si disattiva
l'opzione (per default attiva) quando si tracciano linee o altre entità i
punti via via immessi non vengono marcati con crocette di riferimento. In
ogni caso le croci vengono cancellate dal monitor ogni volta che si richiama
il comando RIDIS [REDRAW] che ridisegna lo schermo grafico.
Nome comando:
VISTARIS [VIEWRES]
Gruppo: Rappresentazione
Descrizione:
Determina con quanti segmenti viene approssimato a video un cerchio o una
curva
Opzioni:
Viene richiesto se si vuole rigenerare il disegno per ogni ZOOM/PAN
Viene richiesta l'immissione di un valore compreso tra 1
e 20000
In AutoCAD una curva viene approssimata da un certo
numero di segmenti. Tanto più grande è questo numero, tanto più la
rappresentazione si avvicinerà alla realtà matematica. Il comando VISTARIS
chiede, per prima cosa, se si vogliono zoom e pan veloci. Rispondendo S (per
sì) AutoCAD mantiene, per quanto possibile, lo stesso numero di segmenti
anche se la curva viene ingrandita sullo schermo e pertanto se la sua qualità
visiva peggiora. Rispondendo N (per no) ogni volta che si effettua un pan o
uno zoom viene rigenerato l'intero schermo grafico, con notevole perdita di
tempo ma aumentando la qualità della rappresentazione a video. Viene
successivamente richiesta l'immissione di un valore che può variare tra 1 e
20000. Il valore di default è 100 e consente un buon compromesso tra velocità
di rappresentazione e qualità dell'approssimazione. Questo fattore ha valore solo per la rappresentazione a video e non
influenza minimamente la stampa finale su carta che comunque viene resa al
meglio delle possibilità meccaniche delle periferiche usate.
Nome
comando: APERTURA [APERTURE] trasparente
Gruppo: Ausilio
al disegno
Descrizione:
Definisce la dimensione del cursore di selezione di entità
Opzioni:
Richede l'immissione di un valore compreso tra 1 e 50 pixel
Il cursore grafico assume varie configurazioni in
funzione del comando selezionato. Nel caso di selezione di una entità grafica
assume la forma di un quadrato vuoto, più o meno grande. Se il quadrato tocca
una entità questa viene selezionata per l'editazione o la trasformazione
geometrica. Il comando APERTURA consente di definire il lato del quadrato di
selezione, da 1 a 50 pixel (default
10 pixel).
Nome
comando: DIST trasparente
Gruppo: Richiesta
di informazioni e dati
Descrizione:
Calcola la distanza tra due punti 2D/3D
Opzioni: Richede
la selezione di due punti
Vedi anche:
OSNAP
Spesso è necessario conoscere la distanza tra due punti
del disegno. Il comando DIST non solo fornisce questo dato ma anche altre
informazioni come ad esempio l'angolo sul piano XY e rispetto al piano XY, la
differenza in X, Y e Z (nel caso di punti 3D).
Nome
comando: ID trasparente
Gruppo: Richiesta
di informazioni e dati
Descrizione:
Mostra le coordinate di un punto 2D/3D
Opzioni: Richede
la selezione di un punto
Vedi anche:
OSNAP
Consente di conoscere le coordinate 2D/3D di un qualsiasi
punto appartenente al disegno. Per identificare un punto con certezza è utile
usare lo Snap ad oggetti.
COMANDI
Nome comando:
LISTA [LIST]
Gruppo: Richiesta
di informazioni e dati
Descrizione:
Elenca le caratteristiche di una o più entità grafiche
Opzioni: Richede
la selezione di una o più entità grafiche
Ogni entità grafica possiede caratteristiche geometriche
ed eventuali attributi alfanumerici. Il comando LIST consente di visualizzare
tutti questi attributi, passando automaticamente, nella versione DOS con
singolo monitor, al video in formato testo. Per tornare al formato grafico
èsufficiente premere il tasto F1 per la versione DOS o F2 per la versione
WINDOWS. Per ottenere un eco su
stampante di quanto comparso a video è invece necessario (solo per la versione
DOS) premere i tasti CTRL+Q. Nella versione WINDOWS i dati appaiono in
una finestra.
------------------------
<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA">Esempio
delle informazioni fornite dal comando LISTA [LIST]. Premendo il tasto
funzione F2 è possibile rendere visibile o meno la finestra che contiene le
informazioni e i comandi precedentemente immessi.</span>
Nome comando:
LISTABD [DBLIST]
Gruppo: Richiesta
di informazioni e dati
Descrizione:
Elenca le caratteristiche di tutte le entità grafiche del disegno
Opzioni:
Nessuna
Come per LISTA ma elenca tutte le entità presenti nel
disegno. Volendo interrompere il comando, come anche per LISTA e tutti gli
altri comandi AutoCAD, è sufficiente premere i tasti CTR+C.
Nome
comando: AREA
Gruppo: Richiesta
di informazioni e dati
Descrizione:
Calcola l'area e il perimetro di poligoni, cerchi e altre entità
Opzioni: A attiva
la modalità Aggiunge
S attiva la modalità Sottrae
E calcola l'area di un cercio o polilinea
Data una sequenza di punti (almeno tre) il comando AREA
calcola appunto l'area e il perimetro definiti dai punti stessi. E' anche
possibile sottrarre e aggiungere sub-aree dal poligono di partenza. Volendo,
ad esempio, calcolare l'area di una piastra forata è sufficiente calcolare
l'area lorda e sottrarre da questa l'area dei fori. Il comando calcola anche,
automaticamente, l'area di un cerchio e di una polilinea, vale a dire di un
insieme strutturato di segmenti, rettilinei o curvi, collegati tra loro.
-------------------------
<span style="mso-fareast-font-family: Times New Roman;
mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language:
AR-SA"><span style="mso-fareast-font-family: Times New Roman;
mso-bidi-font-family: Times New Roman; mso-ansi-language: IT;
mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA">Esempio d'uso del comando AREA. Il comando fornisce
l'area e il perime</span>tro
di una entità (ad esempio un<span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA"> cerchio) o di un poligono </span>chiuso <span
style="mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA">definito dall'utente.</span></span>
Nome comando:
CANCELLA [ERASE] oppure CA [E]
Gruppo: Editazione
e trasformazione geometrica di entità
Descrizione:
Cancella una o più entità grafiche dal disegno
Opzioni: Richede
la selezione di una o più entità grafiche
Vedi anche:
OOPS, A [U], ANNULLA [UNDO]
Data la facilità di creazione e manipolazione di entità
spesso accade di doverle anche cancellare per i motivi più disparati. Nel caso si vogliano ripristinare le
ultime entità cancellate si deve ricorrere al comando OOPS.
Nome
comando: OOPS
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Ripristina le ultime entità grafiche cancellate con CANCELLA
Opzioni:
Nessuna
Nel caso siano state cancellate per errore delle entità
grafiche è possibile ripristinarle mediante il comando OOPS. Il comando
ripristina solo le ultime entità cancellate: volendo ripristinarne altre è
necessario usare il comando ANNULLA [UNDO].
Nome comando: A
[U]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Annulla l'ultimo comando eseguito
Opzioni: Nessuna
Vedi anche:
ANNULLA [UNDO]
Il comando A annulla solo l'ultimo comando eseguito.
Volendo annullare più comandi è possibile ripetere più volte il comando A
oppure usare il comando ANNULLA [UNDO].
Nome comando:
ANNULLA [UNDO]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Annulla una sequenza di comandi
Opzioni: numero
annulla il numero dato di comandi (default)
Auto considera le macro di menu come comando unico
Indietro [Back] annulla
tutto fino al segno precedente
Fine [End] conclude un gruppo di comandi
Gruppo [Group] inizia un gruppo di comandi
Segno [Start] pone un segno per poter annulare dei
comandi
Controllo [Control] attiva sottoopzioni di controllo
Tutto [All] abilita ANNULLA nella sua forma completa
Nessuno [None] disabilita completamente ANNULLA e A
Uno [One] limita ANNULLA ad una sola operazione
Vedi anche: A
[U]
Il comando ANNULLA risulta molto più completo del comando
A. Possono essere posti dei segnali di inizio e fine a gruppi di comandi che
poi possono essere annullati in blocco o semplicemente possono essere
annullate le ultime 24 o 137 operazioni, senza alcun limite fino a tornare al
primo comando immesso. La necessità
per AutoCAD di mantenere in memoria tutte le operazioni eseguite (per poterle
annullare o rieseguire) genera, dopo alcune ore di lavoro su grandi file
grafici, enormi perdite di efficienza. E' pertanto utile uscire da AutoCAD,
salvando ovviamente le modifiche fatte, ogni due o tre ore di lavoro.
Ogni volta che si esce viene infatti persa la possibilità di annullare le
operazioni precedenti ma, nel contempo, si diminuiscono di molto le
dimensioni dei file. Volendo ridurle ulteriormente è sufficiente richiamare
il disegno e uscire, salvandolo, senza eseguire nessuna modifica. Si potrà
osservare che, molto spesso, il file .BAK (di backup) risulterà molto più
grande del file .DWG. Ripetendo l'operazione una o due volte si ridurranno al
minimo le dimensioni dei file grafici.
Nome comando:
RIFARE [REDO]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Annulla l'annullamento precedente rieseguendo i comandi annullati
Opzioni:
Nessuna
Anche l'operazione di annullamento può risultare
sbagliata. In questo caso è necessario richiamare il comando RIFARE per
rieseguire i comandi annullati. Questo metodo può essere utile per verificare
visivamente l'effetto di una operazione sul disegno: la si esegue, si annulla
per confontarla con lo stato precedente e infine, se si è soddisfatti, si
riesegue automaticamente.
Nome comando:
FINE [END]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Termina la sessione di lavoro salvando le modifiche del disegno su file .DWG
Opzioni: Nessuna
Vedi anche: USCIRE [QUIT]
Viene creato un file avente lo stesso nome del file
disegno e suffisso .BAK. Il file è la copia del disegno prima del
salvataggio. In tal modo se si
desidera ripristinare il vecchio disegno è sufficiente copiare il file
<nome>.BAK in <nuovo_nome>.DWG.
Nome comando:
USCIRE [QUIT]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Termina la sessione di lavoro chiedendo di salvare le modifiche
Opzioni: dialog-box
Vedi anche: FINE [END]
Nel dialog-box
viene richiesto se si desidera uscire salvando o meno le modifiche apportate
al disegno durante l'intera sessione di lavoro.
----------------------------
<span style="font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family:
Times New Roman; mso-bidi-font-family: Times New Roman; mso-ansi-language:
IT; mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA">Dialog-box relativo al comando USCIRE [QUIT]. Nel
caso si sia richiamato il comando per errore è sufficiente annullarlo
selezionando l'opzione ANNULLA</span><span
style="font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: Times New Roman;
mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language:
AR-SA"> COMANDO</span><span style="font-size: 10.0pt;
mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-bidi-font-family: Times New
Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language:
AR-SA">.</span>
Nome comando:
SALVA [SAVE]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Salva il disegno su file .DWG
Opzioni: dialog-box
Vedi anche: SALVACOME [SAVEAS], SALVAVEL [QSAVE]
Salva il disegno e consente di continuare la sessione di
lavoro senza lasciare l'ambiente AutoCAD. E' buona norma salvare spesso il
disegno per evitare di perdere il lavoro a causa di interruzioni della linea
elettrica o altri guasti. Se si intende modificare il nome del file
ènecessario digitare il nuovo nome e il percorso.
Nome comando:
SALVACOME [SAVEAS]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Salva il disegno su file .DWG, fornendo un nuovo nome
Opzioni: dialog-box
Vedi anche: SALVA [SAVE], SALVAVEL [QSAVE]
Salva il disegno corrente con un nuovo nome e percorso
specificati dall'utente.
<span style="font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA">Dialog-box
relativo al comando SALVACOME [SAVEAS]. Come ogni altro programma per
WINDOWS, compare in questo caso un box di dialogo che consente di scegliere
la directory e il nome del file da salvare.</span>
Nome comando:
SALVAVEL [QSAVE]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Salva un disegno con nome su file .DWG senza chiedere conferme
Opzioni: Nessuna
Vedi anche: SALVA [SAVE], SALVACOME [SAVEAS]
Se il disegno possiede già un nome questo viene salvato
senza chiedere nessuna conferma.
Nome comando:
APRI [OPEN]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione: Apre
un file disegno .DWG esistente
Opzioni: dialog-box
Vedi anche: NUOVO [NEW], RECUPERA [RECOVER]
Attraverso una finestra di dialogo apre un disegno
esistente. Se necessario lo converte e recupera mediante il comando RECUPERA.
------------------------
<span style="font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA">Dialog-box
relativo al comando APRI [OPEN]. Anche in questo caso compare un box di
dialogo di tipo WINDOWS che consente di scegliere il nome del file da aprire
tra tutti quelli presenti nelle varie memorie di massa.</span>
Nome comando:
NUOVO [NEW]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Apre una nuova sessione di lavoro
Opzioni: dialog-box
Vedi anche: APRI [OPEN]
Crea un nuovo disegno. E' possibile dare un nome al
disegno e scegliere un disegno prototipo avente variabili e parametri
predisposti dall'utente.
-------------------------
<span style="font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family:
Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT;
mso-bidi-language: AR-SA">Dialog-box
relativo al comando NUOVO [NEW]. <span style="mso-spacerun: yes"> </span>Compare
qui un box di dialogo che consente di scegliere il nome del file disegno di
prototipo, vale a dire il file già predisposto secondo le esigenze
dell'utente.</span>
Nome comando:
RECUPERA [RECOVER]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Recupera un file AutoCAD danneggiato
Opzioni: dialog-box
Consente di recuperare in tutto o in parte un disegno o
altri file AutoCAD che abbiano subito danni e non sia possibile leggerli
normalmente.
Nome comando:
AUDIT [AUDIT]
Gruppo: Utilità
generale
Descrizione:
Termina la sessione di lavoro chiedendo di salvare le modifiche
Opzioni:
Chiede se si voglia correggere tutti gli errori trovati
Effettua una diagnosi completa del disegno corrente ed
eventualmente recupera gli errori. Il risultato viene salvato in un file con
estensione .ADT nel caso in cui la variabile AUDITCTL sia impostata a 1.
Approfondimenti
Disegno
tradizionale vs CAD
Tra disegno
tradizionale e CAD sussistono molte differenze evidenti e alcune poco
appariscenti ma sostanziali.
Le differenze sostanziali tra disegno tradizionale e CAD
sono più numerose di quanto possa apparire a prima vista.
Anzitutto la gestione del disegno è analitica e non
analogica. Questo, oltre a comportare una maggiore velocità, precisione e
riproducibilità, influisce anche evidentemente sulle tecniche di creazione e
manipolazione del grafico. Ad esempio la distanza tra due punti, anche nelle
tre dimensioni, non viene misurata con strumenti fisici ma calcolata
matematicamente a partire dalle coordinate dei punti stessi. Gli oggetti
prodotti per mezzo della modellazione solida possono anche essere pesati, oltre che sezionati e
rappresentati quasi fossero veri e propri modelli fisicamente costruiti.
Nel CAD il modello
viene immesso in scala reale (1:1) ma può essere rappresentato su carta o sul
monitor alla scala voluta. Ogni oggetto potrà essere rappresentato a video
nelle dimensioni più congeniali per poterlo modellare correttamente. Potrà
anche essere visto contemporaneamente da più punti diversi su finestre di
lavoro diverse. In buona sostanza il concetto di rapporto di scala, molto
sentito nel disegno tradizionale, diventa importante solo nel momento della
stampa su carta, della rappresentazione finale su un supporto che ancora,
malgrado tutto, si dimostra utile nella trasmissione e diffusione delle
immagini.
Un altro aspetto interessante che differenzia
notevolmente il CAD dal disegno tradizionale è dato dalla diversa concezione
delle entità grafiche; diversità legata alla necessità da un lato di
rappresentare e dall'altro di costruire un modello dell'oggetto da
progettare.
In un modello CAD
si procede per unione successiva di entità elementari quali segmenti, archi,
curve, superfici. Le entità vengono poi aggregate in blocchi più complessi e
articolati che, a loro volta, si uniscono con altri a formare configurazioni
sempre più compiute. Volendo fare una similitudine, un modello CAD risulta
per molti versi simile ad un organismo (non ancora ma quasi vivente) che, a partire da cellule elementari ma
specializzate (a loro volta però formate da molecole e atomi), è dotato di
membra e organi complessi.
Nel disegno tradizionale viene invece spesso persa la
corrispondenza biunivoca che dovrebbe sussistere tra segno che rappresenta un
oggetto e oggetto stesso. Relazione che si concentra nel grafico in forma
stenografica, così come una parola richiama al suo significato più che
rappresentarlo.
Infine il CAD consente, sia pure ancora con artifici, di
operare pienamente e realmente nelle tre dimensioni, non più attraverso
ribaltamenti su piani ausiliari, come avviene nel disegno tradizionale, ma
definendo dei piani comunque disposti nello spazio e operando, attraverso
questi, sul modello tridimensionale. Non a caso nel disegno a matita è il
foglio da disegno (il piano di rappresentazione) che costituisce il sistema
di riferimento e sia l'oggetto che l'osservatore devono sottostare a questa
imposizione. Nel CAD, al contrario, l'oggetto e l'osservatore sono in
relazione al sistema di coordinate inerziale, fisso nello spazio.
L'osservatore si sposta, virtualmente, attorno all'oggetto e lo vede - lo
rappresenta - così come farebbe per un oggetto vero, con in più tutte le
possibilità date dalla virtualità dell'ambiente.
Fin dall'antichità
si sono utilizzati essenzialmente due metodi, spesso complementari, per
progettare e per comunicare agli altri il progetto: Il disegno e la
costruzione di un modello fisico dell'oggetto.
Il CAD,
soprattutto nella sua forma più avanzata della modellazione solida, non solo
riunisce i due metodi ma li fonde assieme, consentendo, ad esempio, di
sezionare un modello virtuale e di rappresentare, come disegno, la sua
sezione; oppure di vedere lo stesso modello in prospettiva piuttosto che in
proiezione ortogonale o assonometrica. Inoltre è ormai possibile passare
direttamente dal modello virtuale al modello fisico mediante la stereolitografia
o torni a controllo numerico.
In questo senso le figure del progettista e del
disegnatore possono, forse devono, unificarsi dato che la costruzione del
modello (la fase progettuale) corrisponde sempre più anche a quella della sua
rappresentazione (la fase del disegno).
Il
possibile futuro del CAD
Pur sembrando già
maturo il CAD ha ancora grandi possibilità di sviluppo, soprattutto in unione
con altre discipline: l'intelligenza artificiale, la virtual reality e la
multimedialità.
La tecnologia del computer è molto giovane, soprattutto
se confrontata con altre tecniche ben sedimentate dal tempo. Il computer graphic e il CAD sono ancora
più recenti e perciò, di necessità, ancora soggetti a cambiamenti ed
evoluzioni.
Nonostante sia perciò difficile fare previsioni, anche a
breve termine, è certa la prossima fusione del CAD con due altre discipline
computazionali: i sistemi esperti e l'intelligenza artificiale da un lato e
la realtà virtuale e i sistemi multimediali dall'altro.
I sistemi esperti
si orienteranno sugli aspetti progettuali del CAD. Sarà possibile, ad
esempio, istruire il proprio programma circa i propri metodi di lavoro
fornendo regole, deduzioni, informazioni eterogenee. Il CAD risulterà con ciò
meno rigido soprattutto nella sua fase più interessante, quella orientata al
progetto più che al disegno. Infatti ogni progettista, specie
l'architetto, sviluppa negli anni un modus
operandi del tutto personale, a volte per altri incomprensibile o
apparentemente poco produttivo. Attualmente è ancora il progettista a dover
cedere di fronte alle necessità operative dei programmi CAD e per questo
spesso viene rifiutato da chi ha già compiuto la fase, lunga e complessa, di
messa a punto di un proprio metodo di lavoro. In un non lontano futuro sarà
invece il programma stesso a conformarsi in funzione delle esigenze del
progettista, a cambiare non solo la propria interfaccia ma anche la propria
produzione grafica.
I sistemi esperti
e gli studi sulla virtual reality cambieranno
invece completamente l'interfaccia con il programma. Ad esempio attualmente
per disegnare con il CAD si è costretti ad usare il mouse su di una
superficie completamente diversa, fisicamente separata da quella di
rappresentazione, mentre al contrario l'uso della matita prevede la
coincidenza tra lo strumento di disegno e ciò che si va tracciando sul foglio.
Tra qualche anno
si tracceranno, con uno stilo elettromagnetico del tutto simile ad una
matita, delle linee virtuali su di
una superficie sensibile delle dimensioni di un tavolo da disegno. La
superficie sarà anche un monitor a colori che consentirà di rappresentare il
segno, filtrato ed interpretato dal
programma. Ad esempio una traccia a mano libera si trasformerà, sotto lo
stilo, in un muro dotato di un certo spessore e una determinata altezza,
mentre un singolo segno identificherà una finestra (appartenente al data
base), con tutti i particolari e le relative quotature.
Sarà anche consentito dialogare vocalmente con il
programma attraverso non solo singole parole (gli attuali comandi del tipo LINEA o CERCHIO), ma anche frasi sintatticamente complesse (ad esempio: ruota la sedia e avvicinala al tavolo
oppure questo segno si riferisce ad una
finestra di tipo A). Infine si stanno sviluppando tecniche di simulazione
della realtà che permettono di camminare
all'interno del progetto, toccare
gli oggetti virtuali attraverso speciali guanti che giungono fino alla resa
tattile della rugosità delle superfici o di usare l'arredamento e gli utensili già in fase di progetto.
Torna
all'indice
vai alla lezione4
|