Una popolazione di poco più di ottocentomila abitanti che vivono in un'area di soli 8.456 kmq,nel cuore dell'Italia peninsulare, costituisce oggi quella che è la regione Umbria. L'Umbria non ha grandi centri urbani, ma tante città medie piccole il cui fascino per i tesori artistici e culturali che da sempre custodiscono, è incomparabile. Lo sviluppo economico industriale che in altre regioni hanno dato luogo a fenomeni come l'esodo dalle campagne, ad esempio, e il sorgere di sobborghi intorno ai centri industrializzati qui in Umbria hanno avuto un'influenza marginale dovuta all'attaccamento per la propria terra. Se da una parte questo spirito conservatore ha consentito di avere ancora una regione dove le tradizioni si sono conservate intatte d'altra parte ha creato un freno allo sviluppo industriale limitandone la potenzialità. Si tratta quindi di riuscire a coniugare lo sviluppo economico con la conservazione dell'enorme patrimonio storico artistico culturale folcloristico della regione senza deturparne il fascino. Ferme restando le grandi industrie siderurgiche, metalmeccaniche e chimiche concentrate nell'area di Terni e di Narni le grandi industrie del settore alimentare nell'area di Perugia e quelle di macchine utensili, cuscinetti, motori elettrici ed impianti di vario genere concentrate nell'area di Foligno, si tratta di potenziare e valorizzare ulteriormente i comparti dell'artigianato e del turismo. Di antichissima tradizione, l'artigianato è ancora oggi attivissimo ed oltre all'aspetto economico rappresenta un notevole patrimonio artistico culturale. L'impresa artigiana, intesa sia in senso dimensionale che produttivo, costituisce l'ossatura principale del settore industriale regionale. L'artigianato è infatti il protagonista sia dei fenomeni di decentramento produttivo, sia di interi settori e comparti che senza l'artigianato non esisterebbero. Nella ceramica nel legno e mobilio, in alcuni rami del tessile ed abbligliamento ed in molti altri l'azienda artigiana è la protagonista principale: caratterizza la produzione e raggiunge livelli di altissima qualità. Un comparto quindi molto importante dell'economia regionale che se rilanciato potrà senz'altro contribuire a portare a pieno regime operativo le grandi industrie. Strettamente collegato con il settore artigianale il comparto del turismo. E' infatti questo che contribuisce con il suo flusso a far pendere l'ago della bilancia da una parte o dall'altra. Il turismo, oltre a far fiorire l'industria ricettiva umbra (alberghi, ristoranti, agriturismi ecc.), crea un indotto lavorativo per il settore artigianale non indifferente e di riflesso, sull'economia in generale. Basta guardare indietro solamente al 1998 per vedere il calo turistico generato dagli eventi sismici del 97 per rendersi conto dell'importanza (per l'Umbria) di questo specifico settore. Non a caso la Regione Umbria ha impegnato sostanziali risorse economiche per rilanciare questo settore; non a caso, grazie all'iniziativa di enti o di privati, l'offerta turistica ha ampliato notevolmente il suo ventaglio di offerte. Circa due milioni di turisti l'anno, di cui più di quattrocentomila provenienti da fuori Italia, si riversano qui in Umbria, accolti da strutture ricettive organizzate, oggi, più che egregiamente. Se fino a pochi anni fa l'Umbria poteva contare su un turismo tradizionale, oggi il ventaglio dell'offerta si è ampliato e diversificato; al richiamo religioso, storico artistico in fase di piena espansione, si è affiancato quello culturale, congressuale, ambientale, sportivo e agrituristico. Una fitta rete di ristoranti, trattorie, locande, offre inoltre al turista, anche a quelli molto numerosi che hanno per meta l'Umbria per un solo giorno (tendenza che però sta cambiando), occasioni di ristoro, ma soprattutto di degustazione di una cucina casereccia che trova nell'esaltazione dei prodotti locali, un ulteriore elemento di richiamo . Ovunque le possibilità di villeggiatura, di turismo itinerante sono infinite e non c'è che l'imbarazzo della scelta. Turismo quindi volano dell'economia, ed in ogni caso è senz'altro di notevole supporto all'economia, soprattutto alle piccole e medie imprese che hanno già intravisto, in esso, un notevole punto di riferimento per la ripresa economica e che danno il loro contributo, offrendo sul mercato prodotti di alta qualità e tutelando cosi l'immagine umbra non solo in campo nazionale ma anche in campo internazionale, offrendo un biglietto da visita di questa stupenda regione italiana ancora poco conosciuta dagli stessi italiani, ma in grado dl lasciare un ricordo indelebile a chi la visita. |