SCIENZA DELLA MATERIA E LABORATORIO FINALITÀ DELL'INSEGNAMENTO La disciplina Scienza della materia ha lo scopo di far acquisire agli studenti il metodo sperimentale, e per questo accorpa in un unico insegnamento contenuti di fisica e di chimica. In passato, le due discipline erano prioritariamente, se non esclusivamente, volte a fornire conoscenze ritenute necessarie per vivere in una società che su tali conoscenze fonda il suo stesso sviluppo. Oggi la finalità dell'insegnamento delle discipline scientifiche diventa invece quella di accostare lo studente alla metodologia scientifico-sperimentale: la loro analisi epistemologica ha indotto, infatti, ad abbandonare l'idea di suddividerle in base ai contenuti, individuando invece nella metodologia usata il criterio in base al quale differenziarle. Con la Scienza della materia, quindi, si intende far acquisire non tanto una serie di nozioni, quanto quella metodologia sperimentale che è stata la chiave di volta dello sviluppo e dei successi recenti e che inoltre costituisce un habitus mentale produttivamente trasferibile ad altri contesti. Nell'ottica sopra delineata, l'accorpamento di fisica e chimica si presenta come fatto naturale poiché, in particolare, non è pensabile di introdurre il metodo con tutte le sue sfaccettature in un biennio di scuola media superiore: si può solo prospettare la presentazione del metodo nei suoi tratti salienti e perciò comuni a tutti i capitoli delle conoscenze scientifiche a cui il metodo stesso si applica. Ne consegue che i contenuti devono essere scelti non in base ad una loro improbabile importanza, né in base a una "equilibrata" suddivisione tra i vari capitoli facenti parte di tali discipline, ma tra quelli didatticamente più opportuni. Ciò vuole dire che la scelta deve cadere sui contenuti concettualmente più semplici, descrivibili con il minor numero di variabili, più facilmente sperimentabili da parte degli studenti e più vicini alla loro realtà quotidiana così come da loro stessi vissuta. È opportuno, infine, sottolineare come le finalità metodologiche e non nozionistiche dell'insegnamento di Scienza della materia sono perseguibili solo attraverso un'intensa attività sperimentale svolta direttamente dagli studenti come vuole la moderna didattica da queste discipline. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO L'insegnamento della disciplina deve condurre lo studente a:
ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI Tema 1. Proprietà della materia
Tema 2. Energia e trasformazioni
Tema 3. Sostanze e composti
Tema 4. Elettricità
Tema 5. Radiazione luminosa
Tema 6. Scienza, tecnologia e società
(Dai contenuti indicati in quest'ultimo tema saranno tratti alcuni spunti che -opportunamente inseriti dal docente nel corso dello svolgimento del programma- illustrino esemplarmente il contributo delle scienze sperimentali alla dinamica delle relazioni uomo-ambiente-tecnologia). INDICAZIONI METODOLOGICHE La metodologia sperimentale può essere perseguita solo attraverso una didattica basata sull'alternarsi di esercitazioni degli studenti in laboratorio con momenti di rielaborazione teorica. L'esecuzione degli esperimenti in laboratorio e l'attività nel laboratorio di informatica vanno realizzati o singolarmente o a piccoli gruppi dagli studenti. Gli esperimenti devono avere carattere sia qualitativo che quantitativo. L'insegnante richiederà ai singoli studenti la stesura di una sintetica relazione scritta per ogni esercitazione di laboratorio. All'attività di laboratorio degli studenti deve essere dedicato circa il 30% del tempo a disposizione. Lo svolgimento di esercizi e problemi costituirà un utile momento di riflessione sull'attività svolta. Nello sviluppare il programma, nello scegliere l’itinerario e le esercitazioni, il docente deve tenere conto, in particolare, delle indicazioni che pervengono dalla pedagogia della scienza in riferimento al problema delle preconoscenze presenti negli studenti. Infine, nel progettare il proprio piano di lavoro il docente deve avere ben presente la propedeuticità dei vari argomenti onde evitare nell'itinerario didattico vengano utilizzati concetti non ancora introdotti e non ancora chiaramente acquisiti da parte degli studenti. MODALITÀ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE Costituiscono forme di verifica a fine formativo e sommativo, oltre alle consuete prove orali, anche prove oggettive opportunamente predisposte dall'insegnante, nonché le relazioni individuali presentate dagli studenti sugli esperimenti effettuati e sull'attività svolta nel laboratorio di informatica. Dato il carattere sperimentale della disciplina, si deve prevedere un'accurata valutazione delle capacità e delle abilità connesse con l'esecuzione degli esperimenti, rivolgendo l'attenzione al processo più che ai risultati.
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