Internet INTERNET Internet è il nome
con cui si designa comunemente un grande insieme di reti di calcolatori
collegate tra loro. Una rete di calcolatori è un insieme di
computer collegati tra loro in qualche modo (con un cavo coassiale, una
fibra ottica, via telefono...) e su cui vigono un certo numero di
convenzioni (o più correttamente protocolli di comunicazione) che
permettono ai diversi computer di scambiare tra loro informazioni binarie
di vario tipo. Le singole reti che appartengono a Internet sono a loro
volta formate connettendo tra loro reti di calcolatori più piccole, e così
via, fino a giungere alla cellula fondamentale di Internet: la rete
locale (LAN o Local Area Network), che ha normalmente le
dimensioni di un edificio o poco più; tipici esempi sono la rete di
un'azienda o di un'Università. Le varie reti locali appartenenti ad Internet possono essere molto diverse tra loro: difatti Internet è stata sviluppata in modo da essere indipendente dal tipo di computer e di rete locale che si vuole connettere ad essa, quindi tramite la rete potrete collegarvi con qualsiasi tipo di computer, dal supercalcolatore al PC, ciascuno con un proprio sistema operativo (MS-DOS, Unix...) e collegato in modo diverso alla rete. Non esiste quindi un "computer per Internet", ma ci si può collegare a Internet praticamente con qualsiasi computer, sebbene le prestazioni che si ottengono dipendano dalle capacità del proprio calcolatore. Collegando più reti tra loro è possibile aumentare il numero di computer, e quindi di utenti, che possono scambiarsi informazioni binarie: per questo motivo è interesse di tutti procedere all'integrazione delle varie reti esistenti e al loro inglobamento in Internet. Sostanzialmente, Internet è quindi un insieme di "tubi per numeri binari" tramite i quali i calcolatori si scambiano informazioni digitali, proprio come le nostre case e le centrali si scambiano elettricità tramite la rete elettrica, o noi e i nostri conoscenti ci scambiamo informazioni tramite la rete telefonica. Proprio per questo, il fantasioso nome di autostrada informatica è in realtà meno fantasioso di quanto sembri: proprio come un'autostrada è un'infrastruttura che permette il movimento di veicoli, Internet è un'infrastruttura che permette il movimento di numeri binari, e tramite essi di tutte le informazioni che possono essere codificate in modo binario (messaggi, immagini, programmi... praticamente qualsiasi cosa). Utilizzare Internet significa allora, con l'aiuto di appositi programmi che svolgono la gran parte del lavoro, servirsi dei suoi "tubi" per stabilire un collegamento (connection) tra il nostro computer e un altro computer appartenente alla rete, seguendo quindi una delle possibili convenzioni linguistiche (protocolli) in modo che i due elaboratori si capiscano. Il nostro programma provvede a tradurre i comandi che noi gli diamo in comandi binari che l'altro computer può capire; dall'altra parte del collegamento, un altro programma provvede ad eseguire i comandi che il nostro computer invia tramite Internet, e a spedire all'utente i dati richiesti (un ipertesto, un'immagine...). Qualunque operazione si voglia compiere, qualunque tipo di informazioni siano richieste, il modello di comunicazione sarà sempre questo. Si noti infine che Internet, sebbene costituisca il maggior insieme di calcolatori tra loro collegati del mondo, non è l'unica rete mondiale di calcolatori. Esistono altre reti, sia aperte a tutti gli utenti, come ad esempio FidoNet, BITNet, UUCP, sia di tipo commerciale, come ad esempio Compuserve. Queste reti non sono "compatibili" con Internet, ma è normalmente possibile scambiare perlomeno posta elettronica con i loro utenti. Rete delle reti o Medium dei media? Grazie a questa capacità di integrare in sé qualsiasi rete preesistente, Internet viene spesso definita come la Rete delle reti. E ciò è sicuramente vero dal punto di vista del supporto fisico di cui essa è costituita. Ma grazie anche alla stupefacente semplicità con cui Internet ingloba testi, immagini, dati, documenti, audio, animazioni, filmati, è anche possibile definirla come il Medium dei media in quanto al suo interno comprende tutti i mezzi di comunicazione esistenti. Libri, giornali, posta, computer (ovviamente) ma anche telefono, radio, televisione, cinema, dischi, fax: tutti i mezzi sono ampiamente rappresentati e, soprattutto, integrati. Via via sempre più prodotti e servizi vengono digitalizzati (cioè trasformati da atomi in bit): Internet rappresenta lo strumento naturale per la loro distribuzione. Vuoi avere ulteriori informazioni? Scegli la
domanda di cui desideri conoscere la risposta: Ma Internet si paga? Chi possiede Internet? Chi paga per
Internet?
Per comprendere le risposte a queste domande occorre tener presenti alcune cose: v Internet si è sviluppata - dopo un inizio di tipo militare - perché le Università e gli istituti di ricerca sparsi per il mondo desideravano poter comunicare facilmente e poter collaborare nelle loro ricerche. Poiché ciascuna Università disponeva già, per i propri scopi, di una propria rete locale di calcolatori - ossia di un certo numero di computer posti nello stesso edificio o complesso e collegati tra loro - quel che si è fatto è semplicemente collegare tra loro queste singole reti. Questo porta due conseguenze: v Ciascuna Università possiede la propria rete locale, ossia il proprio pezzo di Internet. Quando due Università si mettevano d'accordo per collegare le proprie reti locali, provvedevano a trovare i finanziamenti necessari per il collegamento, che potevano arrivare dalle Università stesse o dallo Stato. Pertanto, i collegamenti tra le varie reti locali sono generalmente di proprietà di enti pubblici (anche se negli Stati Uniti siamo già in una fase di privatizzazione molto spinta). In molte nazioni lo Stato ha provveduto a mettere in piedi da solo una rete nazionale per collegare le principali Università e organizzazioni statali, anche perché spesso aziende pubbliche detengono il monopolio per la stesura fisica di cavi. 1. Quando enti non universitari o governativi (associazioni, aziende, venditori di ..) hanno cominciato a connettersi alla rete, hanno seguito lo stesso modello: ciascuno si è creato la propria rete locale ed ha contribuito ai costi del suo collegamento a Internet. Ciò significa, tra l'altro, che la qualità e la velocità dei collegamenti con il resto di Internet dipendono fortemente dagli investimenti effettuati da ciascun ente o azienda commerciale. 2. Come conseguenza di quanto detto, nessuno possiede Internet, ma moltissimi enti ne possiedono vari pezzi. L'analogia che si fa normalmente è con la rete telefonica: nessuno possiede tutta la rete telefonica mondiale, sebbene Telecom Italia possieda la rete italiana, France Telecom quella francese... Tuttavia, la proprietà di Internet è infinitamente più distribuita rispetto a qualsiasi altra rete di comunicazione esistente. 3. Il motivo per cui ciascun proprietario di un singolo pezzo di rete permette a tutti gli utenti del mondo di servirsene è che in cambio tutti gli altri proprietari di pezzi di rete permettono ai suoi utenti di servirsi dei loro. Internet si basa sullo scambio reciproco. Chiunque connetta singole reti locali alla rete permette a tutti gli utenti di servirsene (o meglio, di accedere ai servizi di pubblico dominio che egli porrà al loro interno, e di attraversarle qualora esse rappresentino la via più breve per effettuare un collegamento con un sito remoto) ed in cambio può servirsi di quelle di tutti gli altri (a parte restrizioni per motivi di sicurezza). Allo stato attuale, se questo principio venisse meno Internet morirebbe. 4. I costi di manutenzione della rete sono quindi pagati dai proprietari dei singoli pezzi di rete, così come i costi per il miglioramento delle prestazioni e della velocità del traffico. 5. Proprio perché si tratta di uno scambio reciproco con vantaggio per tutti, l'uso di Internet è assolutamente gratuito, a patto che venga rispettato il principio dello scambio. 6. A questo punto, se avete comprato un accesso a Internet, vi starete chiedendo: "Perché allora io pago per poter usare Internet?" La risposta è semplice: voi non possedete alcun pezzo di rete. Non contribuite in alcun modo alla sua manutenzione. Per poter accedere alla rete, pertanto, avete dovuto chiedere a qualcuno che possiede una rete locale connessa a Internet di lasciarvi accedere ad essa. Poiché questo qualcuno paga per mantenere tale rete locale e i relativi collegamenti con le altre parti di Internet, sembra ragionevole che vi chieda un contributo in cambio. Quello che pagate non è l'uso di Internet, ma l'accesso a Internet: il poter avere un collegamento tra il vostro computer e il resto della rete. Esistono quindi aziende che vendono l'accesso alla propria rete locale, e di lì a Internet: gli Internet access provider (fornitori di accessi). Essi si preoccupano di installare opportuno hardware e software per consentire accessi via telefono, e di mantenere collegamenti ragionevolmente efficienti con il resto di Internet. L'assolvimento più o meno puntuale di questi due compiti rappresenta il principale criterio di valutazione di un provider (oltre, eventualmente, all'assistenza fornita ai clienti). 7. Poiché pagate per l'accesso e non per l'uso, insieme al diritto d'accesso non avete acquistato nessun servizio. Tutto quello che troverete su Internet è concesso in uso gratuito a tutti gli utenti - sempre per via del principio dello scambio reciproco - e se voi possedeste un pezzo di rete potreste usarlo gratuitamente. 8. Se invece voi, o la vostra azienda, il vostro Ateneo, la vostra organizzazione, possedete una rete locale e l'avete collegata a Internet, potrete solitamente accedere ad essa gratuitamente; in un certo senso, è l'azienda (l'Ateneo, l'organizzazione) che paga per voi. In ogni caso, gli amministratori della vostra azienda o organizzazione hanno tutto il diritto di decidere criteri e restrizioni per il vostro accesso. 9. Se siete collegati da casa via telefono, indipendentemente dal fatto che paghiate per l'accesso o abbiate un accesso gratuito, pagate anche per l'uso della rete telefonica da casa vostra fino al luogo dove avete l'accesso (tipicamente nella stessa città, per cui pagherete la bolletta urbana anche se poi, con Internet, siete collegati con l'America). Sfortunatamente l'uso della rete telefonica, a differenza dell'uso di Internet, non è gratuito.... Le idee sono ora un po' più chiare? In caso contrario, ricordatevi della vostra auto: basta avere un'idea di massima di come funziona per poterla usare bene..
Cosa vuol dire "essere in
Internet"?
Con l'espressione "essere in Internet" molto spesso si intendono cose completamente diverse: dalla semplice possibilità di scambiare messaggi di posta elettronica con altri utenti sino alla capacità di vendere e fatturare i propri prodotti direttamente tramite la rete. Soprattutto per le aziende, è utile distinguere almeno 4 fasi distinte
di "essere in Internet" in quanto le potenzialità, le
problematiche, i costi relativi sono notevolmente diversi. Inoltre, le 4
fasi rappresentano un percorso più o meno ideale che un'azienda svolge
nella sua marcia di avvicinamento ed integrazione in Internet.
Ovviamente, non si tratta di un percorso obbligato né lineare. Ma questa suddivisione è un utile artificio didattico che ci aiuta a chiarire le diverse problematiche connesse all'"essere in Internet". Quali sono le modalità di accesso a
Internet?
Affinché un utente possa accedere alla rete, come già detto, è necessario che egli possa collegarsi in qualche modo ad una rete locale di calcolatori che fa parte di Internet, e che può essere quella della aziendale o dell'Università così come quella di un provider (fornitore di accessi), ossia qualcuno che venda la possibilità di collegarsi alla rete. Esistono vari gradi di accesso a Internet e vari mezzi diversi, ciascuno dei quali presenta vantaggi e svantaggi. E' bene avere presente le differenze tra essi, sia per capire cosa si può e non si può fare con il proprio accesso, sia per scegliere il tipo di accesso che più è adatto alle proprie esigenze. Per prima cosa, è bene distinguere tra un collegamento diretto, in cui il vostro computer, mentre lavorate, è parte di Internet a tutti gli effetti, e riceve quindi un nome ed un IP numerico, e un collegamento indiretto, in cui il vostro computer è utilizzato come "strumento" per permettere l'uso di altri computer connessi a Internet, ma non viene mai collegato alla rete vera e propria. Tenendo presente questa differenza, è possibile raggruppare i diversi tipi di accesso in quattro categorie: 1. Collegamento diretto su linea dedicata: una linea dedicata (leased line) è un circuito per la trasmissione di segnali che viene dedicato in permanenza alla comunicazione tra due sistemi informatici prefissati, e che, quando essi non comunicano, rimane inutilizzato. È di questo tipo il collegamento diretto del proprio computer ad una rete locale facente parte di Internet, se effettuato tramite un cavo che viene sempre ed esclusivamente dedicato a questo scopo, e che può essere un cavetto di cinquanta centimetri che collega il vostro computer ad una presa di rete così come un cavo di cinquanta chilometri affittato a caro prezzo dalla Telecom; l'importante è che sia riservato alla vostra connessione. In questo caso, il vostro computer fa sempre e comunque parte della rete; esso viene individuato da un proprio IP numerico e associato ad un nome letterale tramite il quale chiunque, in qualunque momento e da qualunque parte di Internet, può contattarlo (purché ovviamente il computer sia acceso). Disponendo del relativo software, installato sul proprio computer, è così possibile utilizzare tutti i possibili servizi e protocolli di Internet (si parla quindi di collegamento full Internet). Esempio: PC in rete Token-Ring collegata ad un server collegato in via diretta ad Internet.
2.
Collegamento diretto su linea commutata: una linea
commutata (switched line) è un circuito per la trasmissione di
segnali che non è permanente, ma viene creato sul momento modificando la
posizione di un certo numero di interruttori (o con metodi più
raffinati). Tanto per capirci, un esempio di linea commutata è la linea
telefonica: quando voi digitate un numero di telefono, le centrali
telefoniche provvedono a creare un circuito di collegamento tra voi e il
destinatario, che viene poi distrutto al termine della chiamata. In questa
categoria rientrano quindi tutti gli accessi diretti via
modem e telefono. In questo caso, il vostro computer non è
perennemente collegato a Internet, ma lo è solo nel momento in cui voi
stabilite il collegamento telefonico: non potrete quindi usarlo, ad
esempio, per tenerci una casella postale o pagine Web che desiderate
pubblicare, in quanto per queste operazioni è opportuno che il computer
sia acceso e collegato alla rete 24 ore su 24. Tuttavia, una volta che
stabilite il collegamento il vostro computer riceve un proprio IP numerico
(secondo la procedura di "allocazione di IP dinamico" che
vedremo in seguito) e un corrispondente nome letterale, con il quale può
essere individuato da qualunque altro utente di Internet, almeno per il
tempo in cui il collegamento telefonico viene mantenuto. Pertanto, per
tutta la durata del collegamento l'accesso è ancora di tipo "full
Internet": si possono utilizzare tutti i servizi e protocolli, a
patto di disporre del relativo software sul proprio computer. Esempio: PC
collegato da casa, via modem e telefono, al calcolatore di un fornitore di
accessi.
3. Collegamento in emulazione di terminale: in questo tipo di collegamento, l'utente dispone di un'area su una macchina (tipicamente un grosso elaboratore) alla quale si collega usando il proprio PC come terminale, tramite una connessione locale oppure tramite linea commutata (modem e telefono). In questo caso, il vostro PC non fa mai parte di Internet, neanche quando il collegamento è stabilito; funziona semplicemente da terminale, ossia "presta" all'altro computer la tastiera e il monitor in modo che voi possiate usarlo a distanza. L'accesso a Internet è quindi indiretto: se il grosso computer è collegato a Internet, esso disporrà di un suo IP e di un suo nome letterale, e voi potrete servirvene per navigare ed utilizzare tutti i servizi di Internet, a patto che su di esso sia installato il software necessario. Poiché il vostro computer non è connesso a Internet, tutti i file che preleverete dalla rete verranno salvati all'interno della vostra area sul computer remoto, e dovrete poi trasportarli sul vostro PC in seconda battuta. I collegamenti in emulazione di terminale sono esclusivamente testuali, quindi con un collegamento di questo tipo non potrete vedere grafica di nessun tipo (addio pagine Web supercolorate...). Esistono alcuni programmi che permettono di simulare una connessione diretta anche disponendo della sola connessione in emulazione di terminale; tuttavia, viste le sue limitazioni, questo tipo di collegamento, che pure fino a non più di un anno fa era lo standard, sta scomparendo e venendo sostituito dal collegamento diretto su linea commutata. Esempio: terminale 3270 di un grosso calcolatore collegato in Internet (per intenderci, in IBM, quando si usa Charlot).
4. Collegamento di sola posta elettronica: in questo caso tutto quello che potete fare è spedire e ricevere messaggi di posta elettronica da e per utenti Internet. Questo caso è tipico di utenti collegati direttamente a reti che non fanno parte di Internet, ma che spesso stabiliscono accordi in modo da permettere almeno le comunicazioni via posta elettronica. Anche se il vostro collegamento è di questo tipo, non disperate: non potrete navigare come nei tre casi precedenti, ma potrete lo stesso usare molti dei servizi di Internet tramite la posta elettronica, come si vedrà in seguito. Esempio: in IBM, scambio di posta elettronica tramite Profs con altri utenti Internet.
Come posso acquisire un accesso a Internet? Cosa compro
realmente?
Un utente che voglia utilizzare Internet con un computer che non è direttamente connesso ad essa (ossia a una rete locale che ne fa parte) deve acquistare il diritto di accesso da qualcuno che invece dispone di una connessione diretta, ossia da un Internet access provider (fornitore di accessi). Come già detto, difatti, l'uso di Internet è gratuito per tutti, grazie al patto sottinteso secondo il quale ciascun possessore di una parte della rete provvede a mantenerla in funzione e a garantire l'accesso ad essa per tutti gli utenti; quello che invece il provider vende al singolo cliente è il diritto ad accedere alla propria parte di rete, dalla quale potrà poi, gratuitamente, proseguire verso qualunque altro computer connesso a Internet. Acquistando un accesso a Internet, quindi, non si acquista alcun servizio ulteriore; tutto ciò che può essere trovato in rete è intrinsecamente gratuito per tutti gli utenti (oppure viene offerto ad un prezzo che è indipendente dal modo con cui l'utente si collega alla rete). Al limite, il provider può includere nel costo dell'accesso anche la licenza d'uso per programmi di comunicazione oppure convenzioni con fornitori di servizi a pagamento. Quando si deve acquistare un accesso a Internet è importante quindi valutare alcuni fattori, che secondo un personalissimo ordine di importanza sono: 1. Il tipo di collegamento offerto (diretto su linea dedicata o commutata, emulazione di terminale, posta elettronica); attualmente, visto il rapporto costi/benefici, la scelta migliore per il piccolo utente è il collegamento diretto su linea commutata, mentre la linea dedicata può avere senso per aziende medio-grandi che desiderino ad esempio predisporre un proprio server WWW (vedi Fase II - La presenza). 2. Nel caso si scelga il collegamento diretto su linea commutata, la vicinanza del nodo telefonico di accesso; il costo della bolletta telefonica è fortemente dipendente dalla distanza tra i due telefoni, per cui è di fatto accettabile solo un collegamento all'interno della stessa rete urbana telefonica oppure tramite interurbana a breve distanza. 3. Sempre nel caso del collegamento su linea commutata, il numero e la velocità dei modem del fornitore: è inutile acquistare il servizio se poi trovate sempre occupato quando chiamate o risulta insopportabilmente lento. 4. La disponibilità e il relativo costo di servizi aggiuntivi, quali l'affitto di uno spazio per la pubblicazione di pagine Web o di manodopera per realizzarle (vedi Fase II - La presenza); 5. Il software fornito; in particolare certi provider obbligano ad usare il proprio software per la connessione, che talvolta non è all'altezza degli altri programmi analoghi disponibili in rete; è particolarmente importante, specialmente per l'utente meno esperto, che sia possibile utilizzare un buon browser e in particolare Netscape; 6. L'affidabilità e la serietà del provider (difficile da valutare a priori, ma se poi i server che dovrebbero collegarvi a Internet sono sempre malfunzionanti?). Un'alternativa che spesso si pone è fra uno dei grandi provider nazionali (Video On Line, Intesa, Italia On Line...) e un piccolo provider locale. Ovviamente, un grande provider garantisce mediamente un servizio puntuale ed efficiente, ed è preferibile disponendo dei capitali e dei mezzi necessari; d'altra parte un piccolo provider può essere più disponibile e facilmente contattabile per un aiuto nell'installazione e nel funzionamento del collegamento. Conviene quindi, come in ogni cosa, valutare secondo buon senso...
Esiste un "elenco del
telefono" di Internet?
Molti, anzi moltissimi nuovi utenti della rete, dopo una prima fase di entusiasmo che dura qualche settimana, si trovano di fronte ad un muro: hanno visitato tutti i siti canonici, letto quel che c'era da leggere, si sono recati in tutti i siti consigliati da amici e parenti, e non sanno più cosa fare con la rete. Spesso, inoltre, si ha la necessità di ritrovare informazioni su di un certo argomento, oppure si sa dell'esistenza di un sito ma non si conosce il suo indirizzo. In questi casi, si deve intraprendere quella che è una delle operazioni più noiose: la ricerca sulla rete. Normalmente, un utente ingenuo pensa subito all'esistenza di una specie di "elenco del telefono", in cui sono conservati gli indirizzi di tutti i computer collegati alla rete e/o di tutti gli iperoggetti contenuti nel WWW. È vero che esiste un sistema per cui, dato l'indirizzo di un qualsiasi computer, è possibile ricavare la sua posizione sulla rete (altrimenti non sarebbe possibile contattarlo!), per cui si potrebbe pensare che esista un elenco di tutti i computer con le relative posizioni. Sfortunatamente, un elenco simile sarebbe troppo grande per essere gestito anche dal più potente degli elaboratori attualmente esistenti, per cui esso è stato spezzato in vari sottoelenchi locali. Sfumata questa possibilità, proprio per rendere utilizzabile la rete sono stati tuttavia creati alcuni strumenti di ricerca e/o di indicizzazione della rete - delle specie di "Pagine Gialle" oppure delle specie di "bibliotecari virtuali" che leggono e catalogano per voi le pagine del WWW permettendo poi di ritrovarle a seconda degli argomenti trattati. Di questi strumenti si parlerà in seguito, ma è importante qui rimarcare che essi esistono non perché esista un "gestore della rete" che si preoccupa di crearli, come accade per il telefono, ma perché un bel giorno qualcuno ha deciso che senza di essi non si poteva andare avanti e si è messo a farli, e inoltre altri utenti della rete hanno cominciato a segnalargli siti interessanti da includere. Pertanto nessuno di questi strumenti è al momento esaustivo, ma ognuno ha le proprie fonti; per effettuare una ricerca veramente accurata è necessario usarli tutti, anche se solitamente ne bastano un paio per trovare ciò che si cerca. Questo è anche il motivo per cui ciascun utente è invitato ad aumentare la connettività (connectivity) del World Wide Web (ossia, il numero di collegamenti esistente tra i vari iperoggetti) segnalando i rimandi ai siti che ritiene più interessanti. Cos'è un Browser?
Un browser, in generale, è un qualsiasi programma che permetta di leggere, ma non di modificare, un dato tipo di file. Per quanto riguarda la rete, un browser per WWW - anche detto navigatore - è un programma che permette di visualizzare quasi tutti i vari "oggetti" (ipertesti, testi, immagini, animazioni, suoni) che possono essere incontrati muovendosi all'interno del World Wide Web (che come detto è solo uno degli aspetti della rete). Tale programma permette quindi di accedere a qualsiasi oggetto si desideri recuperare inserendo un "indirizzo", detto URL, che racchiude in sé tutte le informazioni necessarie per l'operazione richiesta. Dato un indirizzo, il browser ricava dalle
sue varie parti il nome e la posizione del computer sul quale è posto
l'oggetto, il nome del file che lo contiene e la sua posizione sul disco
del computer stesso, e in che modo, ossia con quali istruzioni e tramite
quale "linguaggio" (o, più precisamente, protocollo di
comunicazione), il browser può chiedere al computer remoto
(aggettivo che indica un computer posto in un altro punto della rete
rispetto all'utente) di fornirgli l'oggetto richiesto in modo che esso lo
possa visualizzare. Il più comune browser, distribuito gratuitamente (per
certe categorie di utenti) sulla rete, è Netscape, di cui è
recentemente uscita la versione 4.5. Come detto, per visualizzare sul proprio browser un elemento del WWW è necessario fornirgli il relativo indirizzo. Fondamentalmente - sebbene le operazioni da compiere siano ovviamente diverse da programma a programma - esistono due modi per fare ciò: 1. Selezionare un rimando contenuto in un ipertesto. 2. Inserire l'indirizzo a mano. Della prima ipotesi, ossia dei metodi di navigazione basati sulla selezione dei rimandi contenuti negli iperoggetti o sui pulsanti Back e Forward, si parla nel paragrafo "come funziona il World Wide Web". La seconda, invece, richiede che voi disponiate dell'indirizzo, magari per averlo letto su una rivista o ricevuto da un amico; in tal caso, poiché solitamente i browser dispongono nella parte alta di una barra in cui è contenuto l'indirizzo della pagina attualmente visualizzata, è sufficiente cliccare su tale barra e inserire in essa l'indirizzo desiderato, premendo poi Invio. Spesso esiste anche una opzione di menu (Open Location o qualcosa di simile) che fa comparire una casella in cui inserire l'indirizzo, ma si tratta di un metodo più scomodo. Va infine detto che un
browser è più che sufficiente per navigare sulla rete, ma non è l'unico
strumento possibile: esistono programmi di altro tipo, generalmente
specializzati su singoli aspetti del World Wide Web o su altri aspetti di
Internet, che possono essere molto utili per alcune operazioni
particolari. Inoltre, può succedere di trovare sulla rete dati
memorizzati in formati che il vostro browser non capisce: in questo caso,
è possibile istruirlo affinché esso si serva di appositi programmi
esterni (helper applications o in breve helpers) per
leggerli, oppure installare delle espansioni (%plug-in) che
ampliano le capacità del vostro browser. Spesso questi programmi non sono
forniti insieme al browser, e sarà quindi necessario reperirli tramite la
rete stessa.
Cos'è un indice di rete? Cos'è un motore di ricerca?
E un metamotore?
Esistono alcuni siti che forniscono la possibilità di effettuare ricerche e di ritrovare gli indirizzi di pagine che riguardano determinati argomenti. Sostanzialmente esistono due tipi di strumenti:
Vanno subito rimarcati alcuni punti importanti. Per prima cosa, non esiste un indice completo: una ricerca effettuata su indici di rete diversi restituirà elenchi di siti in gran parte diversi. Inoltre, l'aggiornamento degli indici - specialmente di quelli meno diffusi - è affidato in gran parte alla buona volontà di chi li usa, che segnala i siti interessanti. La maggior parte di questi strumenti sono cresciuti grazie alla collaborazione attiva degli utenti, anche se adesso alcuni di essi sono diventate vere e proprie imprese commerciali che vivono grazie alla pubblicità nelle proprie pagine. Sebbene concettualmente gli indici di rete e i motori di ricerca siano abbastanza diversi, di fatto, si sta assistendo ad una tendenza all'unificazione, per cui i motori di ricerca offrono anche una divisione in categorie e gli indici di rete permettono anche ricerche per parole chiave (Yahoo! è l'esempio più classico). L'uso di questi strumenti è solitamente intuitivo; è comunque opportuno leggere le istruzioni presenti in loco. Ad esempio, nel caso delle ricerche per parole chiave è importante capire come è possibile formulare la richiesta per ottenere il risultato desiderato: molti permettono di usare le parole "AND" o "OR" (o simboli equivalenti) per indicare che la ricerca deve restituire le pagine che contengono tutte le parole indicate oppure almeno una delle parole indicate. Ecco infine gli indirizzi di alcuni dei più famosi strumenti accessibili via WWW; il consiglio è di provarne un certo numero e di trovare quello che più si adatta alle vostre esigenze. Li abbiamo ordinati secondo i nostri gusti. Nota: se sei collegto alla rete, puoi collegati agli indirizzi riportati in questa pagina e contrassegnati con semplicemente selezionandoli. Indici di rete
Motori di ricerca
Infine, si sta diffondendo un ulteriore strumento che cerca di ovviare alla parzialità dei risultati ottenibili consultando un singolo motore di ricerca. L'idea è semplice: se tutti i motori di ricerca esistenti sono parziali e devo consultarne diversi per effettuare delle ricerche esaustive, perché non far svolgere tale ricerca da un motore che cerca tra gli altri motori? Per questo motivo tali strumenti vengono detti metamotori di ricerca. Le parole chiavi inserite vengono quindi date in input ai motori di ricerca più diffusi, i risultati ottenuti vengono ripuliti dei doppioni, pesati e presentati in pagine web contenenti i link ai documenti trovati. Tra i metamotori più interessanti al momento (ma ce ne sono molti altri), segnaliamo: Metamotori di ricerca
Problema risolto, quindi? No, naturalmente. Seppure molto utili, tali strumenti lasciano il problema di una ricerca esaustiva in rete ancora aperto. |
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